Prosegue il dibattito a Storie Italiane sul caso Denise Pipitone, l’ex pm Di Pisa ha confermato l’inquinamento nelle indagini, considerando che Anna Corona sapeva di essere intercettata: «Non vi è dubbio che leggendo le carte vi sono stati degli inquinamenti, soprattutto che gli interessati venivano informati di essere intercettati, come Anna Corona, amica della fidanzata del dirigente del commissariato di Mazara del Vallo: dopo centinaia di telefonate, non parlano più. Evidentemente qualcuno l’ha informata che era sotto controllo e chi curava le intercettazioni era proprio questo dirigenti. Ci sono degli inquinamenti leggendo le carte del 2004, sicuramente».
L’ex procuratore di Salerno ha poi aggiunto: «Quando ero lì e c’era un altro dirigente al commissariato, non ho avuto l’impressione di un’attività di favoreggiamento nei confronti di Anna Corona e Jessica Pulizzi. L’attività di favoreggiamento si verifica nel periodo precedente: in quattro anni c’era il tempo di indagare e incriminare, cosa che non è stata fatta e che non potevo fare io». (Aggiornamento di MB)
“ANNA CORONA E JESSICA PULIZZI CAPACI DI TUTTO”
«Anna Corona e Jessica Pulizzi sono capaci di tutto»: così l’ex procuratore di Marsala, Alberto Di Pisa, tornando a parlare del caso Denise Pipitone. Intervenuto ai microfoni di Storie Italiane, l’ex pm ha spiegato: «Sono delle donne particolarmente determinate. Durante il processo, la Pulizzi era impassibile, come se la cosa non la riguardasse, con una freddezza inconsueta per chi è accusata di fatti così gravi».
Alberto Di Pisa continua a sostenere che questa vicenda nasca in ambito familiare e continui in ambito familiare, con Denise Pipitone prelevata da Jessica Pulizzi e affidata a dei rom: «Ne sono convinto e lo ribadisco, basandomi su dati contratti: l’intercettazioni tra Pulizzi e la madre Anna Corona, in cui dice “l’ho portata a casa”».
DENISE PIPITONE, LE PAROLE DELL’EX PROCURATORE
«Per quanto riguarda la consegna di Denise Pipitone ai rom, mi ricollego alla famosa foto a Milano in cui viene raffigurata questa bambina che per me al 90% è lei», ha aggiunto Di Pisa nel corso del suo intervento a Storie Italiane. L’ex procuratore si è poi soffermato sulle minacce ricevute da Lombardo: «I fatti di cui parla Lombardo si sono verificati tra il 2004 e il 2008, io sono arrivato a Marsala nel 2008 e sono fatti che non conosco. Le indagini andavano effettuate subito, bisognerebbe chiedere alla Angioni. Io dopo quattro anni non potevo riprendere una indagine che non avrebbe portato sicuramente a nulla».