La terza dose di vaccino anti-Covid diverrà presto una realtà? A quanto pare sì, tanto che il Regno Unito ha annunciato, per bocca del ministro della Sanità, Matt Hancock, che sarà avviata a stretto giro di posta una sperimentazione ad ampio raggio sulla terza somministrazione del siero. Come riporta la Bbc, le cui parole sono state riprese dall’agenzia di stampa Adnkronos, i vaccini saranno testati sulle persone in età lavorativa e sugli over 75 “per raccogliere dati sugli effetti collaterali e le risposte immunitarie”. Il governo britannico ha rivolto un’esortazione alla popolazione, affinché prenda parte al test che permetterà di capire se sarà necessario somministrare la terza dose già nel periodo autunnale.
“Servono migliaia di volontari – ha asserito Matt Hancock –. La campagna sarà portata avanti con tutti e sette i vaccini disponibili e servirà anche a scoprire l’effetto protettivo degli stessi dalle varianti”. Il pensiero del Regno Unito, a quanto pare, è condiviso anche dal nostro Istituto Superiore di Sanità, dal momento che il presidente, Silvio Brusaferro, ha rivelato a “Il Messaggero”: “Sarà molto probabile un booster, una terza dose dei vaccini. La situazione è in costante miglioramento, la combinazione delle misure di distanziamento sociale con la progressiva crescita della vaccinazione ci ha dato questo risultato”.
TERZA DOSE VACCINO? BRUSAFERRO: “DOBBIAMO ESSERE PRUDENTI”
In merito alla terza dose di vaccino, Brusaferro ha rivelato a “Il Messaggero” che “dobbiamo continuare a essere prudenti, ma già tre Regioni hanno numeri da fascia bianca ed è prevedibile che, settimana dopo settimana, se ne aggiungeranno altre. Dobbiamo però monitorare le varianti”. Fondamentale, per non dire indispensabile, sarà “la possibilità di somministrare il vaccino Pfizer ai 12-15 anni ci consentirà di mettere in sicurezza le scuole medie e superiori”. Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità ha inoltre rimarcato quanto segue: “Penso che dobbiamo muoverci con prudenza, in modo progressivo. Vero è che il numero dei vaccinati sta crescendo, ma è importantissimo, laddove è raccomandato, continuare a usare la mascherina. Procedendo in questo modo possiamo riconquistare sempre nuovi livelli di libertà. Siamo ancora in una fase di transizione. Ciò che possiamo dire è che ci troviamo di fronte a scenari di progressivo miglioramento, e questo è molto positivo”.