C’è anche Sergio Friscia, tra gli ospiti della nuova puntata di Top Dieci, il varietà/game show del venerdì sera di Rai1 basato sulle classifiche e su approfondimenti di vario genere (dalla musica allo sport) legati all’Italia che è stata e che sarà. In particolare, Friscia ha le idee molto chiare per quanto riguarda il futuro; il suo, almeno. Per i suoi 50 anni, infatti, intende regalarsi un film da protagonista: “Ho depositato finalmente il mio primo film da sceneggiatore. Si tratta di una commedia divertente. A cinquant’anni mi regalerò il mio primo film da protagonista…”.
L’annuncio è arrivato nel corso di un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni rilasciata proprio il giorno del suo compleanno, il 27 aprile, che l’attore ha festeggiato facendo un brindisi con i suoi colleghi a Rds (attualmente è in onda tutti i giorni con il programma Anna e Sergio, condotto al fianco di Anna Pettinelli).
Sergio Friscia, artista completo
A proposito del suo impegno in radio, che va a sommarsi a quelli in televisione e al cinema, Sergio Friscia ha dichiarato di non voler rinunciare a niente: “È una lotta che porto avanti da anni quella contro le etichette e contro l’ingabbiamento degli artisti. La poliedricità è alla base di ogni arte. A me piace spaziare dal doppiaggio, al teatro, al cabaret, ai ruoli seri al cinema. Ho bisogno di trovare sempre stimoli nuovi. Il problema comunque non è tanto in chi fa questo mestiere ma negli addetti ai lavori che spesso hanno i paraocchi: se fai troppa tv, non ti fanno fare il cinema d’autore. Dico sempre che se Danny DeVito fosse stato in Italia, gli avrebbe fatto fare solo cinepanettoni…”.
Sergio Friscia: “Avrei potuto fare il bancario o il prof”
Sergio Friscia ha sempre avuto le idee molto chiare su cosa volesse fare nella vita. Lui sostiene che la comicità sia nel suo Dna, ed effettivamente i primi spettacoli li fece quando era ancora un bambino e intratteneva gli ospiti delle cene organizzate da mamma e papà. Guardandosi indietro, Sergio è soddisfatto: può dire di aver realizzato il sogno di quel bambino, il sogno, cioè, di divertirsi e far divertire la gente. Ma sarebbe potuta andare anche in maniera diversa, se per esempio non avesse rinunciato al posto fisso, il lavoro da bancario: “Alcuni anni fa era possibile per i dipendenti andare prima in pensione e lasciare il posto al figlio”, spiega Friscia. “Io – prosegue – non mi sono proprio presentato. Forse avrei anche finito l’Isef interrotto al secondo anno perché è arrivata la chiamata da Raidue per Macao. Sarei potuto diventare un prof di educazione fisica”. E invece è approdato in tv.