Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, ha fatto il punto sulla pandemia e sulla campagna vaccinale a Otto e mezzo. Il virologo ha esordito così: «Ci sono due fattori da tenere considerazione: innanzitutto stiamo andando verso una mitigazione di quelli che sono i virus a trasmissione aerea. Poi c’è un aspetto che non si tratta di un’infezione localizzata, tutto il pianeta è coinvolto, e in molti Paesi la diffusione è di tipo asincrono. Quando abbiamo una decrescita della curva epidemia o addirittura un’estinzione, dobbiamo tener conto che siamo 7,5 miliardi di persone nel pianeta e ciò che sta andando bene qui da altre parti si sta accendendo».
Attenzione però al futuro, ha ammonito Giorgio Palù, ed a possibili nuove pandemie: «Penso che presto dovremo far fronte ad altre pandemie, che vengono sicuramente dal mondo animale, non solo da virus ma anche da batteri resistenti a molti antibiotici. Ricordiamo che stiamo violando il pianeta con coltivazioni e allevamenti massivi, vengo raggruppati animali di varie specie, e soprattutto il cambiamento climatico, stiamo diffondendo insetti e artropodi che sono veicoli di nuovi virus».
GIORGIO PALÙ: “CONTRARIO ALLA SOSPENSIONE DEI BREVETTI”
Giorgio Palù si è poi soffermato sul G20 della Salute, riflettori accesi sulla possibile sospensione dei brevetti sui vaccini: «Al G20 ho partecipato come rappresentante italiano con il professor Brusaferro. L’attenzione viene fatta alle nuove forme pandemiche, alla distribuzione dei vaccini e all’implementazione di quelle che sono le tecnologie innovative per disporre rapidamente di vaccini e renderli disponibili a chi non ha le tecnologie per farlo». «Come ricercatore e medico, sono contrario alla sospensione dei brevetti: non credo che se alieniamo la proprietà intellettuale saremo in grado di ottenere subito una risposta. Dove li fabbrichiamo? Abbiamo visto in parte il fallimento del vaccino Sputnik in Brasile, dove si sono accorti che aveva alcune componenti di virus effettivo. Il vaccino cinese non ha protetto in Cile», ha aggiunto Giorgio Palù: «Credo sia più importante costringere le agenzie del farmaco, soprattutto quelle che hanno ottenuto finanziamenti pubblici, come avvenuto per l’Aids, al trasferimento tecnologico a Paesi che possono fare farmaci e vaccini. E rendere i vaccini disponibili a prezzi molto bassi per coloro che non possono acquistarli».
GIORGIO PALÙ: “MASCHERINE VIE TRA DUE MESI? VEROSIMILE”
Dopo aver fatto il punto sui dati della pandemia in Italia – «i parametri biologici e chimici che misurano la pandemia indicano tutti il meglio: l’incidenza dei casi per 100 mila è sotto ai 100, siamo a un livello di 82. Ci sono 5-6 regioni che hanno meno di 50 casi per 100 mila abitanti per settimana, si potrà dunque fare il tracciamento e si potrà intervenire in caso di focolai in maniera molto precisa» – Giorgio Palù ha commentato l’ipotesi di dire addio alle mascherine tra due mesi: «La curva sta scendendo in maniera progressiva, ancora non drammatica ma lenta e progressiva, è verosimile che ci potremo togliere le mascherine tra due mesi». Infine, Giorgio Palù ha parlato della richiesta delle regioni di poter fare le seconde dosi di vaccino in vacanza: «La cosa importante è che si facciano come previsto e come indicato, entro 42 giorni: inutile pensare alle vacanze in questo momento, dobbiamo pensare prima alla nostra salute e poi alle vacanze».