L’immunologa star del piccolo schermo, Antonella Viola, ha rilasciato una interessante intervista al quotidiano La Stampa. Volto rassicurante di questo ultimo anno e mezzo, ha ammesso di essere tutt’altro che serena: “Figuriamoci. Adoro ridere e divertirmi, ma non ho un rapporto facile con l’esistenza e posso essere musona. A volte vedo nero. Ma ho un lato pubblico e uno privato”. Insomma, Viola ammette di tenersi per sé i malumori. Il suo successo? Merito del “sorriso facile”, forse. “In un momento come questo credo che serva. Nella fase iniziale i dibattiti erano affidati a colleghi che cercavano lo scontro. Una parte che ho sempre rifiutato”, ha ammesso, ricordando la grande preoccupazione degli italiani davanti allo schermo. “Io volevo far passare un messaggio semplice: la scienza si sta occupando del problema e troverà la soluzione”, ha ammesso.
L’immunologa non nega però che la bellezza possa essere un vantaggio: “Anche se poi non è che io sia una bellezza da televisione. Però ho un viso solare, simpatico, che riscuote successo tra le donne, forse perché non stimola la competizione. Ho un sacco di ammiratrici”, ha svelato. Ma anche molti ammiratori, alcuni dei quali non mancano di dirle talvolta anche delle cose sconvenienti. Sul lavoro però, ammette, la infastidiscono molto: “voglio essere considerata asessuata e tratto i miei collaboratori allo stesso modo. Contano solo le competenze. In privato è diverso. I complimenti e il corteggiamento fanno piacere”.
ANTONELLA VIOLA, DAL RAPPORTO CON IL MARITO A QUELLO CON LA FEDE
Il marito di Antonella Viola, chimico, non sarebbe geloso di lei. “Se lo fosse stato non avremmo retto”, dice l’immunologa. I due stanno insieme da 27 anni: “Noi siamo rimasti uniti perché siamo liberi e complici. Avevamo il mondo da conquistare. E volevamo una famiglia e dei figli”, ha raccontato. Nascere a Taranto ha aumentato in Viola la voglia di affermarsi ma l’Ilva, ammette, “ha sempre rappresentato il mostro”. Oggi, spiega, quel mostro lo chiuderebbe “cercando di riconvertirlo”. In merito al suo rapporto con la fede, rivela: “Non sono cattolica, non vado a messa, però ho un rapporto personale con la divinità”, che lei chiama Guido. Parlando del rapporto con la tv, a lei dice di non aver affatto dato alla testa, “Anzi, è una gran fatica perché ti espone alla critica e al giudizio degli altri che commentano non solo quello che dici, ma anche come lo fai e come ti vesti”. C’è qualcuno però che l’ha ferita, come confessato nel corso dell’intervista: “Briatore“, ammette. Ospite di Formigli si parlava della possibilità di riaprire le discoteche. “Briatore fece un video in cui mi attaccava sostenendo che prendevo in giro gli operatori del suo settore e che non me lo potevo permettere visto che non avevo mai lavorato e dato lavoro a nessuno. Invece io lavoro da sempre e sono almeno trent’ anni che do lavoro a decine e decine di persone. Mi fece male. Ma ero all’inizio e in qualche modo mi vaccinò”.
IL SUO IMPEGNO NELLA LOTTA AL COVID
Di fronte alla novità del Covid, Antonella Viola ha ammesso la possibilità che gli scienziati possano aver detto delle “stupidaggini”: “Ricordo quando c’era chi parlava di semplice influenza e quando questa estate c’era chi giurava che il virus fosse morto”. I suoi figli crede siano orgogliosi di lei mentre sul loro conto dice: “Non sono una mamma orgogliosa, ma qui ci sta bene una delle mie massime: sono convinta che nella vita noi facciano bene se per un certo periodo siamo indispensabili e poi diventiamo completamente inutili. Vale nel lavoro e vale con i figli”. Pur amando molto la politica Viola ribadisce il suo mestiere di scienziato ma se Draghi la chiamasse a fare il ministro della Salute, ammette: “Andrei di corsa. Come tecnico”. Infine ha voluto tranquillizzare rispetto ai vaccini spiegando ciò che succederà tra 10 anni: “Assolutamente nulla. Entrano nel nostro corpo, ci proteggono e si degradano”.