Archiviazione per quattro militari dell’Aeronautica Militare denunciati da Giulia Jasmine Schiff, l’ex allieva ufficiale che ha denunciato di aver subito atti di nonnismo e abusi nella vicenda del suo battesimo del volo. Questa decisione riguarda però la denuncia fatta dopo la riammissione in via provvisoria, e cautelare, al 125° corso all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli dopo l’espulsione per «insufficiente attitudine militare e professionale» dal 124° corso AUPC di Latina. Giulia Schiff aveva denunciato di aver subito un «trattamento immotivatamente ostile» come mobbing, intimidazioni e persecuzioni da parte di paricorso e ufficiali superiori che lei riconduceva al presunto clima ostile che le si sarebbe creato attorno dopo la vicenda del battesimo del volo del 2018 presso la scuola di volo di Latina. Per questo due colonnelli e due sergenti sono stati accusati per reati che vanno dall’ingiuria ad inferiore, diffamazione militare aggravata, insubordinazione, minaccia ad inferiore aggravata. Ma il Tribunale militare di Napoli ha emesso in data 21 maggio ordinanza di archiviazione n. 216 – 20 R.G.N.R. e n. 35/21 R.G G.I.P.
“ACCUSE A INDAGATI INCONSISTENTI”
Il giudice per le indagini preliminari Andrea Cruciani, infatti, ha spiegato che le ulteriori indagini chieste dall’avvocato Massimiliano Strampelli, legale di Giulia Schiff, «non potrebbero apportare alcun contributo investigativo e probatorio utile alla prosecuzione delle indagini atteso che la notizia di reato è comunque da ritenersi infondata, con conseguente accoglimento della richiesta di archiviazione». Il gip ha parlato di un «quadro complessivo di assoluta inconsistenza delle accuse mosse agli indagati», nonostante Giulia Schiff si sia resa protagonista di una «prolifica e pressante ricerca di materiale indiziante tramite registrazione delle conversazioni telefoniche ed in presenza con i colleghi militari da parte». Ma è stata «puntuale e meticolosa» l’attività investigativa coordinata dal pm.
“LE IENE? SPUNTO INVESTIGATIVO GENERICO”
Nelle motivazioni dell’ordinanza si fa riferimento e accenno anche al programma Le Iene, in particolare al servizio del 6 aprile scorso, in cui in forma anonima sono stati presentati testimoni che hanno sostenuto in tutto o in parte le ragioni di Giulia Schiff. A tal proposito, il giudice Andrea Cruciani, come evidenziato nel comunicato diffuso, ha ritenuto «non necessario» verificare «le fonti giornalistiche» presentate nel corso del servizio della trasmissione sul caso, evidenziando «assoluta genericità dello spunto investigativo e la menzione da parte degli intervistati di sensazioni soggettive di pressioni prive di ogni concreto riferimento a fatti specifici e determinati e/o a persone individuate». Peraltro, Giulia Schiff è stata espulsa anche dal 125° corso dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli e il suo ricorso è stato rigettato in primo grado dal Tar e in secondo grado dal Consiglio di Stato, per cui ad ottobre è prevista ulteriore udienza nel merito.