Lunedì avrebbe dovuto essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Sostegni bis (il dl “per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali”), già approvato dal Consiglio dei ministri, una manovra da circa 40 miliardi che però manca ancora di una declinazione definitiva, freezzata dalle perplessità nate dalla proposta portata fuorisacco dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, sulla proroga al blocco dei licenziamenti anche dopo il timing previsto del 30 giugno. La discussione ha portato, ieri, a smussare gli angoli, specie con le categorie economiche, e alla fine si è arrivati al blocco che resta fissato al 30 giugno (salta la proroga al 28 agosto) con la conferma della possibilità per le imprese di utilizzare gratuitamente la cassa integrazione ordinaria, senza dover pagare le addizionali fino alla fine del 2021, ma con l’impegno a non licenziare.
In ogni caso, nel nuovo dl si dice che la parte più consistente sia riservata al turismo, in tutto circa 3,3 miliardi, destinati però all’intero ticket cultura/turismo, che solitamente è risultato fortemente sperequato a favore della prima.
E dunque vediamo nel dettaglio, per quanto possibile, nell’attesa della Gazzetta, cosa prevede il nuovo round per la sola industria del turismo, quella ormai famosa per il 13% del pil che garantiva pre-pandemia. Si tratta di capitoli a volte non puntuali, perché facenti capo a ripartizioni più generali, riguardanti classi di imprese aventi diritto vaste e diversificate.
Fondi per Adv e To Sono le risorse a sostegno di agenzie di viaggi e tour operator, che passano da 100 a 250 milioni.
Bonus vacanze C’è la possibilità di impegnarlo anche attraverso agenzie e TO.
Montagna e città d’arte 100 milioni di contributi a fondo perduto per i Comuni montani a vocazione sciistica. Fondo da 50 milioni – via ministero del Turismo – per rilanciare i centri storici delle città d’arte.
Criterio dell’utile Arriva un fondo che tiene conto di fatturato e criterio dell’utile, che necessita dei bilanci, ma porta ad indennizzi aggiuntivi a fine anno. Il contributo sarà assegnato sulla base del peggioramento del risultato economico d’esercizio e terrà conto dei ristori e sostegni già percepiti. Le risorse per il turismo rientrano nel pacchetto complessivo di circa 15 miliardi per tutte le imprese.
Operazione costi fissi Sono le misure studiate per abbattere i costi fissi delle imprese: credito d’imposta per canoni di locazione e affitto di immobili ad uso non abitativo gennaio/maggio 2021 (per imprese del settore alberghiero e turistico, agenzie di viaggi e TO la misura è estesa fino a luglio 2021); esenzione della Tari per gli esercizi commerciali e le attività economiche colpite dalla pandemia; il contributo per le bollette elettriche non domestiche prorogato fino a luglio 2021; 1,6 miliardi in più alla dotazione del fondo per l’internazionalizzazione delle imprese; 100 milioni in più al fondo per gli operatori del turismo invernale; 120 milioni a quello per sostenere le attività connesse con eventi e matrimoni e i parchi tematici; rinviata a gennaio 2022 la plastic tax.
Accesso al credito e liquidità Proroga al 31 dicembre la moratoria sui prestiti, con rimodulazione degli strumenti di garanzia emergenziali previsti dal Fondo di Garanzia per le Pmi e da Garanzia Italia di Sace. Nell’ambito del Fondo Pmi, garanzie pubbliche per programmi di investimento di imprese fino a 500 dipendenti.
Per i lavoratori Una nuova indennità una tantum per gli stagionali del turismo e dello sport (1600 euro); blocco alla progressiva riduzione dell’indennità prevista con la Naspi; l’estensione del contratto di espansione per le imprese con almeno 100 dipendenti e nuove risorse per i contratti di solidarietà; contratti di rioccupazione per l’inserimento dei lavoratori disoccupati.
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