Il caso di Khrystyna Novak sarà al centro della nuova puntata di Chi l’ha visto in onda stasera su Rai3. Secondo gli inquirenti, ad uccidere la 29enne ucraina sarebbe stato il suo vicino di casa. La ragazza era scomparsa lo scorso novembre ma solo nei giorni scorsi è stato ritrovato il suo cadavere a Castelfranco di Sotto, nel Pisano, poco distante dal luogo della sparizione. Il corpo è stato rinvenuto dopo una battuta degli agenti di polizia nei pressi del punto in cui il suo cellulare aveva smesso di trasmettere segnali. Sin dall’inizio gli inquirenti avevano escluso l’allontanamento volontario dal momento che la donna aveva lasciato a casa la borsa con i suoi documenti. La svolta era giunta con l’arresto del compagno che aveva fatto il nome del vicino di casa, Francesco Lupino, arrestato per omicidio lo scorso marzo. Secondo gli inquirenti quest’ultimo, la mattina del primo novembre si sarebbe presentato in casa di Khrystyna rimasta sola dopo l’arresto del compagno (in carcere per porto abusivo d’arma e munizioni, ricettazione, detenzioni di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio) ma sarebbe stato respinto e mandato via dalla 29enne.
Sempre secondo gli inquirenti però, l’uomo avrebbe fatto ritorno in un secondo momento con l’intenzione di uccidere l’ucraina per poi attuare un depistaggio simulando la fuga volontaria della giovane. L’analisi delle celle telefoniche collocherebbero entrambi nel luogo in cui sarebbe stato commesso il delitto. Accertamenti tecnici, spiega Fanpage, avrebbero confermato l’esplosione di un proiettile nei pressi dell’ingresso, sul retro dell’abitazione. Inoltre sarebbero state individuate tracce ematiche ed il tentativo di ripulire il sangue sul muro e sul pavimento.
OMICIDIO KHRYSTYNA NOVAK: FRANCESCO LUPINO AVEVA COMPLICI?
La scomparsa di Khrystyna Novak non poteva essere un allontanamento volontario per gli inquirenti che indagavano al caso. Nonostante il ritrovamento del corpo, non mancano i dubbi sul caso. Proprio Francesco Lupino, il vicino tatuatore arrestato, ai microfoni di Chi l’ha visto sosteneva: “Dalla sera alla mattina non può sparire una persona così. Ci vogliono almeno quattro persone per fare una cosa del genere”. E sempre durante la trasmissione diceva: “Le donne non si toccano, vanno rispettate, insegno questo ai miei figli”. Di fronte all’ipotesi di un delitto, il 49enne aveva ipotizzato un lavoro fatto da professionisti: “Questi sono venuti ed hanno fatto un lavoro fatto per bene. Se arriva quella gente lì non rimane nulla”, aveva aggiunto ancora alla trasmissione di Rai3. Se, dunque, per gli inquirenti Francesco Lupino sarebbe il killer della 29enne, è possibile che abbia potuto fare tutto da solo? O ha avuto bisogno di più persone almeno per la fase di occultamento? Questi al momento i principali dubbi degli inquirenti. Airam Gonzalez, il fidanzato di Khrystyna nonché colui che avrebbe dal carcere fatto il nome di Lupino, su richiesta della ragazza aveva provato a mettere un punto ai traffici illeciti che aveva con il tatuatore. Secondo le indagini proprio questo avrebbe armato la mano del 49enne che viveva in affitto da Airam. Dopo il suo arresto il fidanzato della vittima commentò, come riferisce La Nazione: “Khrystyna non la spaventavi. Hanno litigato, lei ha iniziato a fare casino ed è successo”.