Nicolò Zaniolo, centrocampista della Roma, ha rilasciato un’intervista a Sportweek nella quale si è raccontato a tutto tondo: dagli infortuni alla sua esperienza in giallorosso, sino alle ambizioni future. Il giocatore ha rivelato di non vedere l’ora di rientrare e aiutare la squadra, dopo un anno intero trascorso in tribuna. Squadra che ritroverà con un nuovo allenatore al timone: José Mourinho. “Che colpo per Roma e la Serie A – ha commentato –. Siamo gasati, Mourinho è un grande allenatore, ha vinto tanto, ha grande personalità. Non vedo l’ora di cominciare. Anche se bisogna dar merito a Fonseca, è stato un professionista”.
A proposito di giallo e rosso: due colori che, secondo Zaniolo, starebbero molto bene addosso a Zlatan Ibrahimovic. “Vorrei la sua costanza e il talento di Messi. Ibrahimovic è un dio, un mito. Mi piacerebbe parlargli, vedere come si approccia alla partita, e giocarci, perché l’ho fatto solo alla play, dal vivo mai”. Una suggestione di mercato che, di questi tempi, è lecito che trovi spazio, anche se difficilmente realizzabile, considerato che Ibra è uno degli intoccabili in casa Milan.
NICCOLÒ ZANIOLO: “DAREI UN GINOCCHIO PER GLI EUROPEI”
Presto Nicolò Zaniolo diventerà papà per la prima volta e a “Sportweek” ha detto che si assumerà tutte le responsabilità del caso, nonostante la relazione con la sua ex fidanzata, Sara, sia finita. Il calciatore è peraltro reduce dalla seconda rottura del crociato e in quell’occasione ha rivelato di avere pianto veramente tanto e di essere rimasto chiuso in casa per una settimana, con il telefono spento, incapace di parlare e sorridere, arrivando addirittura a pensare di mollare tutto. Sono stati i suoi amici a sostenerlo e a spronarlo affinché superasse quel momento. Tra pochi giorni l’Italia scenderà in campo per gli Europei e lui non farà parte del gruppo azzurro, nonostante il “fioretto”: “Darei un ginocchio per giocarli”. Il ragazzo, però, ha sottolineato l’importanza del collettivo, in quanto i suoi compagni si sono meritati sul campo la convocazione. Il ct, Roberto Mancini, non si è dimenticato di Zaniolo, ma quando l’ha contattato, gli ha detto: “Non ti convoco per rispetto della squadra, si creerebbero dinamiche scomode nel gruppo”. Nicolò, seppur dispiaciuto, ha compreso. Sa che avrà tante altre occasioni per esserci e far gioire i tifosi, ringraziando sempre Dio che illumina il suo percorso, considerata la sua Fede incrollabile.