Possibile svolta nella lotta contro le infezioni Covid: un gruppo di ricercatori statunitensi avrebbe infatti scoperto un farmaco, il diABZI, in grado di prevenire i sintomi più gravi e le varianti del virus SARS-CoV-2. Il documento è stato pubblicato dagli studiosi affiliati all’Università della Pennsylvania sulla rivista “Science Immunology” lo scorso 18 maggio e in esso si sottolinea come questa medicina sia stata altamente efficace nella prevenzione della sintomatologia più acuta nei topi infettati appositamente con diverse varianti del Coronavirus.
I ricercatori hanno evidenziato con questo esperimento che SARS-CoV-2 tende a nascondersi per evitare l’attivazione degli interferoni, che sono proteine che segnalano la presenza di un virus nelle cellule epiteliali del tratto respiratorio. Questo si traduce in una risposta immunitaria ritardata, che permette così al virus di infettare il tratto respiratorio. Il ruolo di diABZI è proprio questo: stimolare i geni dell’interferone affinché si attivino per tempo e cristallizzino la situazione alla sua fase primordiale, onde evitare complicazioni.
FARMACO DIABZI EFFICACE CONTRO COVID? LA SCOPERTA NEGLI USA
Il farmaco diABZI è stato utilizzato su 129 topi malati Covid e in essi è stata ravvisata una minore perdita di peso rispetto al previsto, oltre a una carica virale decisamente inferiore alle aspettative. Grande soddisfazione traspare dalle parole della dottoressa Sara Cherry, professoressa di Patologia e Medicina di laboratorio presso l’Università della Pennsylvania, che, in un comunicato stampa, ha asserito: “Pochi farmaci sono stati identificati come game-changer nel bloccare l’infezione da SARS-CoV-2. Questo documento è il primo a dimostrare che l’attivazione di una risposta immunitaria precoce terapeuticamente con una singola dose è una strategia promettente per controllare il virus, compresa la variante sudafricana B.1.351”. Il farmaco diABZI non è ancora stato approvato dalla Food and Drug Administration e da Health Canada, ma la dottoressa Cherry si è voluta sbilanciare, asserendo che il farmaco potrebbe rivelarsi efficace contro molti altri virus respiratori, come il comune raffreddore e il virus della parainfluenza. Insomma, una scoperta che potrebbe radicalmente mutare, naturalmente in positivo, il destino dell’umanità intera.