È finita in tragedia una partita di calcetto ieri a Milano. Mentre era in corso, è scoppiata una lite tra alcuni tifosi sudamericani che si è poi trasformata in una vera e propria rissa. Un tifoso di 38 anni, Adrian Yparraguirre Silva, è stato ucciso a coltellate ed è morto poco dopo all’ospedale Niguarda. La vicenda risale alle 18:40 di ieri, sabato 29 maggio 2021, mentre in un campo sportivo in via del Ricordo, nei pressi di via Padova, si teneva appunto una partita amatoriale. Stando alle prime ricostruzioni, la lite sarebbe scoppiata per motivi futili, ma è degenerata subito e nella rissa sono stati coinvolti almeno 60 sudamericani. Questo lo scenario che hanno, infatti, trovato le forze dell’ordine quando sono arrivate sul posto. La vittima, un peruviano di 39 anni, sarebbe stata pugnalata con diverse coltellate in più parti del corpo. Intubato direttamente in strada, il tifoso peruviano è stato trasportato in ambulanza presso il nosocomio milanese, ma in condizioni che sono apparse subito molto gravi. Infatti, nonostante i molteplici tentativi da parte dei medici di salvargli la vita, l’uomo non ce l’ha fatta.
TIFOSO UCCISO A COLTELLATE DURANTE PARTITA CALCETTO
Secondo una ricostruzione fatta dall’Agi, il tifoso sudamericano è stato colpito a Milano da tre coltellate, di cui una fatale al cuore. Adrian Yparraguirre Silva stava assistendo ad una semifinale di un torneo di calcio a 5 chiamato “Superleague”, che è stato organizzato e pubblicizzato sui social dalla comunità del paese sudamericano. La lite, secondo le informazioni raccolte dai poliziotti della Squadra mobile, diretta dal dirigente Marco Calì, sarebbe scoppiata per questioni di tifo tra il 38enne e un gruppetto di altre 4-5 persone. Dunque, da una parte i tifosi del Club Universitario de Deportes, dall’altra i rivali calcistici del Club Alianza Lima. Non si esclude che forse per l’abuso di alcol da parte dei tifosi la lite sia degenerata al punto tale che uno di questi ha sferrato tre fendenti contro il 38enne che si è subito accasciato a terra. Gli investigatori, coordinati dal pm di turno Marina Petruzzella, finora hanno sentito una trentina di persone per identificare e rintracciare l’aggressore e gli eventuali complici.