L’imprenditore Antonio Di Fazio sarebbe stato ossessionato da una cantante. Del caso se ne è occupato ieri Massimo Giletti nel corso della sua trasmissione Non è l’Arena, durante la quale ha intervistato il giornalista Francesco Capozza con cui Di Fazio ha collaborato. I due, secondo le parole del giornalista, si sarebbero conosciuti ad una cena a Milano “in cui si fa pubbliche relazioni”. Dopo qualche tempo Di Fazio lo avrebbe richiamato e lo ha invitato a prendere un caffè da lui offrendogli di curare la sua comunicazione. “Lui mi ha proposto 10mila euro al mese”, ha ribadito. Il giornalista in merito alla cantautrice italiana coinvolta non ha voluto fare il nome in diretta tv “perché non l’ho fatto neanche al Corriere o Libero perché è un personaggio importante”. Ma cosa vuol dire che fosse “ossessionato” da lei? “Non so come l’abbia scoperto nè siamo amici, ma nell’ambiente si conoscono un po’ di personaggi, lui sapeva che io conoscevo questa persona e mi ha chiesto di accompagnarlo a un suo concerto. Il primo è stato a Milano, ho accettato. Poi lui mi ha chiesto di presentargliela e si faceva largo con questo bodyguard e arrivava fino a sotto il palco”. Sempre a Milano una settimana dopo Di Fazio sarebbe riuscito ad arrivare fino al camerino con il mazzo di rose rosse.
A quel punto è intervenuto Giletti che lo ha incalzato: “A me risulta che questa cantautrice di cui non è ancora emerso il nome sia Paola Turci“. Capozza però si è limitato a replicare: “L’ha detto lei”. “E’ Paola Turci?”, lo ha incalzato nuovamente il conduttore. “L’ha detto lei”, ha ribadito il giornalista. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ANTONIO DI FAZIO, NOVITÀ SUL MANAGER ARRESTATO
Emergono nuovi dettagli inquietanti sulla vicenda che vede coinvolto il manager milanese Antonio Di Fazio. Come racconta Corriere della Sera, sarebbe emersa una vera e propria ossessione dell’uomo – ora in carcere con l’accusa di aver narcotizzato e stuprato una 21enne bocconiana – nei confronti di una cantautrice italiana. Di Fazio, scortato dal suo bodyguard, si faceva largo tra il pubblico di ragazzi per poi recarsi a fine concerto nel camerino dell’artista (il cui nome non viene chiaramente svelato) con un mazzo di cento rose rosse. Dopo i saluti di rito però, lei si sarebbe sempre ritratta. Quella cantante sarebbe diventata per l’uomo una vera ossessione.
Intanto nelle passate ore anche la ex moglie è stata a lungo ascoltata dai magistrati Letizia Mannella e Alessia Menegazzo. Otto ore di racconto durante il quale avrebbe ammesso di essere stata anche lei oggetto di violenze. La donna sarebbe stata drogata con benzodiazepine e abusata fin dal 2009. Le sue denunce per maltrattamenti furono archiviate. Il suo sarebbe stato un racconto “lungo e doloroso” in cui avrebbe aggiunto: “Non potevo più vivere, mi minacciava”. Solo nel 2012 sarebbe giunta la separazione con la quale ha messo la parola fine al suo inferno.
ANTONIO DI FAZIO “OSSESSIONATO DA CANTAUTRICE ITALIANA”
In merito alla cantante per la quale Antonio Di Fazio avrebbe perso la testa, l’episodio come rammenta Corriere sarebbe stato raccontato da chi tre anni fa era stato ingaggiato per “curare la sua immagine”. Dopo averlo conosciuto tramite amici, avrebbe chiesto la sua assistenza per le sue aziende ma nei 12 mesi di contratto (per 10mila euro al mese) il manager non avrebbe chiesto nulla relativo alla comunicazione. “Sapeva che ero in contatto con la cantante. Era ossessionato, ma l’ho scoperto solo più avanti. Riuscì anche a procurarsi attraverso altri canali il suo numero. La cercava di continuo”, ha ammesso l’ex collaboratore. “Mi dava appuntamento in locali e lounge bar di hotel esclusivi di Milano. Parlavamo, mi raccontava delle sue attività, della famiglia, sembrava più che cercasse un amico. Non mi ha mai chiesto altro se non di accompagnarlo, appunto, a quei concerti”, ha proseguito. In una circostanza lo accompagnò anche ad un concerto a Firenze dove soggiornò in un hotel di lusso pagando in contanti con banconote da 500 euro.
“Disse che era abituato così. Usava quasi sempre contanti”, ha riferito l’ex collaboratore. Al centro delle indagini ora ci sarebbero proprio le sue ricchezze ed i presunti rapporti con la criminalità organizzata. Sempre secondo il racconto dell’ex curatore d’immagine e stando a quanto emerso dagli atti, “Girava con il lampeggiante e una guardia del corpo. Sotto la giacca portava una fondina con una pistola”. L’arma sarebbe stata sequestrata in casa insieme a un tesserino del ministero dell’Interno. “Diceva che la scorta gli era stata assegnata dalla questura perché aveva ricevuto una busta con proiettili dalla ex moglie con cui aveva una causa di separazione”. Stessa scusa emersa anche di recente dopo la denuncia della 21enne.