Fa discutere, e non poteva essere diversamente, la scarcerazione di Giovanni Brusca, boss mafioso di San Giuseppe Jato fedelissimo alla dottrina del sangue di Totò Riina, l’uomo che schiacciò il pulsante del telecomando dalla collinetta sopra Capaci nell’attentato al giudice Giovanni Falcone. Tra i delitti più atroci (centinaia, ndr) che portano la firma di Giovanni Brusca c’è però quello che ebbe come vittima il piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio undicenne del pentito Mario Santo detto Santino Di Matteo. “Alliberativi du cagnuleddu“, liberatevi del cagnolino, ordinò Giovanni Brusca. Suo fratello Enzo Salvatore lo tenne per le braccia, Giuseppe Monticciolo per le gambe, Vincenzo Chiodo lo strangolò. E poi il bambino venne sciolto nell’acido.
Mamma Giuseppe Di Matteo: “Brusca libero? Non perdono”
Ecco perché all’indomani della notizia della scarcerazione di Giovanni Brusca è doveroso riportare il commento di Franca Castellese, madre di Giuseppe Di Matteo, la quale, contattata dall’ANSA, attraverso il suo avvocato ha dichiarato: “Rispettiamo le leggi e le sentenze dello Stato. Ma Giovanni Brusca non potrò mai perdonarlo. Mi ha ucciso il figlio che conosceva bene e con cui ha giocato a casa. Nel mio cuore come posso perdonarlo?“. Il legale ha aggiunto: “Non c’è mai stata una forma di pentimento pubblico per quello che ha fatto. Durante i processi Brusca non ha mai chiesto scusa alla famiglia per un delitto che non è solo un omicidio di mafia ma un crimine orrendo“. Ancora più duro il fratello di Giuseppe Di Matteo: “Spero che Brusca non provi nemmeno a chiedere perdono a me o alla mia famiglia, spero non osi fare anche un solo passo verso di noi“.