Sergio Cammeriere, nel libro “Libero nell’aria”, scritto con Cosimo Damiano Damato e pubblicato dalla Rizzoli, racconta il giorno in cui ha scoperto di essere cugino di Rino Gaetano, l’indimenticabile artista morto il 2 giugno 1981 in seguito ad un incidente stradale. Era l’agosto del 1996. Cammariere si trovava a Crotone per trascorrere qualche giorno con i genitori. Sulla spiaggia incontrò Danilo e Alessandro, nipoti di Rino Gaetano i quali, un giorno, gli proposero di accompagnarli dalla nonna, la mamma di Rino Gaetano, che voleva conoscerlo e che, come loro, viveva a Roma. All’incontro, Sergio Cammeriere portò una fotografia del nonno e, appena vide la mamma di Rino Gaetano, notò l’incredibile somiglianza con la sorella del padre. “Lei mi confessò di essere figlia di mio nonno Francesco, quindi sorellastra di mio padre”, scrive Cammeriere nel libro “Libero nell’aria”.
Sergio Cammeriere e il legame con Rino Gaetano
Rino Gaetano, esattamente come Sergio Cammeriere, era nato a Crotone. A dividerli c’erano dieci anni di differenza e quando Cammeriere nacque, Rino Gaetano, con la sua famiglia, aveva già lasciato la Calabria. “Non ci siamo mai incontrati. Ma i suoi amici, quelli che lo conoscevano bene, Bruno Franceschelli, Pierluigi Germini e la sorella Anna, mi avevano già fatto notare che avevamo lo stesso taglio di occhi, le stesse posture, atteggiamenti simili e forse le stesse passioni e visioni della musica”, scrive ancora nel libro Cammeriere dedicando pagine importanti ad un artista che, con la sua musica, ha scritto pagine importanti per l’arte italiana. Per omaggiare Rino Gaetano, nel 2002, anno in cui salì per la prima volta sul palco del Concerto del Primo Maggio di Roma, Cammariere cantò “I tuoi occhi sono pieni di sale”, il suo brano preferito come riporta Rockol.