«Sposarsi è bello e ne vale la pena!»: sono parole dense di significato e dalla straordinaria commozione quelle pronunciate da Papa Francesco nel video messaggio diffuso dalla Rete Mondiale di Preghiera per l’intenzione del mese di giugno, dedicata per l’appunto al matrimonio e alla bellezza degli sposi. «È vero quello che dicono alcuni, che i giovani non vogliono sposarsi, specialmente in questi tempi così duri?», si domanda il Santo Padre, consapevole delle difficoltà tanto della pandemia quanto proprio a livello economico, «Il matrimonio non è solo un atto sociale: è una vocazione che nasce dal cuore, è una decisione consapevole per tutta la vita, che richiede una preparazione specifica».
E allora vale davvero la pena “rischiare”, prosegue il Papa, nonostante il matrimonio spesso sia un viaggio «impegnativo, a volte difficile, a volte anche conflittuale». Eppure sposarsi e condividere la via «è una cosa bella!», prosegue l’incoraggiamento lanciato da Papa Francesco per le giovane coppie che si apprestando al viaggio «di tutta la vita».
“IL MATRIMONIO E IL SOGNO DI DIO”
E così al termine del messaggio l’appello del Papa per un matrimonio che possa essere realmente una vocazione a 360°: «Per favore, non dimenticatelo mai! Dio ha un sogno per noi, l’amore, e ci chiede di farlo nostro. Facciamo nostro l’amore, che è il sogno di Dio. E preghiamo per i giovani che si preparano al matrimonio con il sostegno di una comunità cristiana: perché crescano nell’amore, con generosità, fedeltà e pazienza. Perché per amare serve molta pazienza. Però vale la pena». L’intenzione di Papa Francesco sul matrimonio si inserisce all’interno dell’anno “Famiglia Amoris Laetitia”, inaugurato il 19 marzo 2021 sul tema «L’amore familiare: vocazione e cammino di santità». Nel comunicato collegato al messaggio del Papa, Gabriella Gambino, sottosegretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, sottolinea l’importanza della preparazione al matrimonio all’interno della vita della Chiesa: «il proprio progetto familiare è la risposta ad una chiamata. In una società secolarizzata, che non crede più nel matrimonio, è fondamentale annunciare la potenza del sacramento come vocazione, mostrare che le relazioni familiari possono avere un valore salvifico per le persone ed essere via di santità. Si tratta di portare concretamente Cristo nella vita delle famiglie».