Dopo Sputnik (anche “light”), EpiVacCorona e CoviVac, la Russia sforna un altro vaccino anti Covid. Ad annunciarlo Tatiana Yakovleva, primo vice capo dell’Agenzia federale russa medica e biologica. In un’intervista a Izvestiya ha annunciato che sono vicini alla conclusione gli studi pre-clinici su questo siero che sarà diverso dagli altri vaccini sviluppati, in quanto dovrebbe essere in grado di produrre un’immunità tale da proteggere le persone anche dalle varianti Covid. «Questo vaccino è diverso e lo aspettiamo con ansia perché non produce solo immunità umorale (che non dura più di sei mesi) per certe proteine, come i vaccini attuali. Il coronavirus muta e produce altre proteine contro cui questi vaccini potrebbero non funzionare. Questo nuovo vaccino produce anche l’immunità cellulare, quindi qualunque sia la mutazione, questo vaccino ci proteggerà comunque dal Covid». Inoltre, la protezione prevista è a lungo termine. Yakovleva non si è però sbilanciata sui dati relativi all’efficacia: «Usciranno dopo i test clinici. Speriamo che il vaccino sia efficace». Peraltro non c’è neppure un nome.
QUARTO VACCINO? INTANTO E’ IN ARRIVO COVIVAC
Proprio ieri Interfax ha diffuso la notizia riguardante l’efficacia del terzo vaccino russo contro il Covid, CoviVac, spiegando che è efficace oltre l’80% secondo i dati preliminari. La stessa agenzia ha spiegato che il centro Chumakov potrebbe produrre sei volte di più dei 10 milioni di dosi di vaccino previsti finora all’anno. Ma per Aidar Ishmukhametov, direttore generale del centro Chumakov, è ancora presto per parlare di efficacia, perché bisogna attendere che tutte le fasi vengano completate. «Finché il vaccino sviluppato dai nostri specialisti non supera la terza fase di prove, è ancora troppo presto per parlare del livello della sua efficacia», ha dichiarato stando a quanto riportato da TASS, a margine del Forum economico internazionale di San Pietroburgo. Dunque, la percentuale indicata è prematura e relativa alla fase 2. Ma potrebbe essere efficace contro tutte le varianti Covid. «Stiamo preparando delle pubblicazioni scientifiche nelle principali riviste scientifiche sul nostro vaccino, dove potrebbero essere presentati i dati sull’efficacia. Speriamo che accada prima di questo autunno».