Si è concluso il Consiglio dei Ministri, dopo una lieve sospensione decretata nel tardo pomeriggio, e a fare calare il sipario è stata la decisione di approvare il decreto legge per il reclutamento all’interno della Pubblica Amministrazione, con assunzioni connesse strettamente al Recovery Plan (in funzione del Pnrr e per l’efficienza della giustizia) e procedure semplificati per quanto concerne l’ambito dei concorsi. Si tratta di numerose assunzioni a tempo determinato, mediante le quali verrà assicurata la raccolta delle competenze specialistiche necessarie per poter seguire tutte le progettualità del Pnrr di cui il Dipartimento per la trasformazione digitale è titolare fino al 31 dicembre 2026.
I colleghi di Rai News, nel frattempo, sottolineano sulle loro colonne che un decreto per l’organizzazione del Ministero per la Transizione ecologica si farà in una successiva riunione del Consiglio dei Ministri. L’intesa, dopo la sospensione della seduta odierna, prevede che il tema sia affrontato in maniera organica in un successivo decreto. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
CDM, APPROVATA NORMA PONTE ASSEGNO UNICO
Arrivano importanti aggiornamenti da Palazzo Chigi. Come riferito da fonti di governo, il Consiglio dei ministri in programma oggi è stato sospesa ed è giunto il via libera per l’approvazione del decreto ponte sull’assegno unico per le famiglie. Trattative ancora in corso invece a proposito del decreto sulle assunzioni nella Pubblica Amministrazione. Come riportato dai colleghi di Rai News, nella convocazione inviata ai ministri è stato confermato quanto circolato nella giornata di ieri: le misure urgenti in materia di assegno temporaneo per i figli minori sono valide da luglio a dicembre 2021. Questo il commento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio: «Per sostenere le famiglie e la natalità servono strumenti concreti come l’assegno unico per i figli, che da luglio sarà realtà. Abbiamo appena concluso il Cdm, dove abbiamo approvato il decreto ponte, da circa tre miliardi di euro, proprio sull’assegno unico. Una riforma che lascerà il segno, che sostiene la crescita e la ripartenza delle nostre famiglie. Altro risultato ottenuto, continuiamo a lavorare per portare a casa sempre più provvedimenti utili ai cittadini». (Aggiornamento di MB)
CDM, I DOSSIER SUL TAVOLO
Si completa oggi il trittico di interventi del Governo Draghi “preliminari” al Recovery Plan, pronto a scattare con i fondi sbloccati dal prossimo luglio: in Consiglio dei Ministri arriva il Decreto Reclutamento con le norme su assunzioni e governance nella Pubblica Amministrazione, ideale proseguimento del Decreto Recovery che solo 7 giorni fa accorpava le norme sulle Semplificazioni e la Governance del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Tutti e tre gli interventi sono elementi fondamentali per non rischiare di perdere la prima tranche di 27 miliardi di euro in arrivo dalla Commissione Europea entro luglio, all’interno del piano Next Generation Eu. In attesa della convocazione del Cdm (dovrebbe essere nel pomeriggio, ndr), secondo l’agenzia ANSA il Dl Reclutamento vedrebbe una bozza di 20 articoli totali con inserite tutte le norme e i permessi per le assunzioni nella PA di figure necessarie all’attuazione del Recovery Plan. Contratti di apprendistato per la formazione dei giovani diplomati, assunzione a tempo determinato di tecnici e figure specializzati negli enti locali ma anche assunzioni per l’ufficio del processo e fasce di premialità per i dipendenti pubblici: di questo e molto altro vedrà contenuti il Decreto Reclutamento studiato dal Ministro PA Renato Brunetta.
LE ASSUNZIONI NELLA PA
Dalle prime anticipazioni della bozza, risulta che 500 persone verranno assunte a tempo determinato con concorso rapido e velocizzato (solo prova orale) per «coordinare, attuare e controllare il PNRR». Il Decreto Reclutamento vedrà 80 di quesi 500 diretti alla Ragioneria di Stato, altri 300 aggiuntivi (dunque 800 in tutto) per la governance del Recovery Plan: previste dal Dl Reclutamento anche ulteriori 24mila assunzioni a termine da qui fino al 2026 per progetti latere al PNRR. Nello specifico: 1000 a supporto degli enti locali “nella gestione delle procedure complesse”; 268 alla transizione digitale; 67 all’Agid; 16.500 all’ufficio del processo e 5.410 unità di personale amministrativo alla giustizia. Secondo l’impianto di base della bozza studiato dai Ministri Brunetta e Franco, il Decreto Reclutamento avrà due parti principali: nella prima si definiscono «le procedure di reclutamento semplificate e snelle per permettere assunzioni rapide di tecnici, ma a tempo determinato, e usufruire della collaborazione di esperti per i progetti relativi al Pnrr». Nella seconda parte, rileva LaPresse, «sono contenute le misure per autorizzare le amministrazioni pubbliche al reclutamento di personale per le governance, sempre legate al Pnrr, ad esempio sulla transizione digitale e gli esperti per la gestione procedure complesse». Sono previsti infine tre diverse tipologie di reclutamento nella PA: concorsi per assunzioni a tempo determinato; incarichi ai professionisti su piattaforma digitale; avvalersi di unità specializzate come i PhD
DECRETO RECLUTAMENTO, LA NORMA SULL’ASSEGNO UNICO
Sempre nel Cdm convocato per questo pomeriggio, il Governo Draghi porterà una norma latere al Decreto Reclutamento che disponga una “soluzione ponte” per far percepire l’assegno unico universale già da luglio per chi non percepisce ad oggi gli assegni familiari: la bozza prevede come provvedimento legato al PNRR un minimo di 30 euro fino ad un massimo di 217,8 euro al mese per ogni figlio. Si tratta della “misura ponte” per l’assegno unico – la novità del Governo nata dall’idea della Ministra della Famiglia Elena Bonetti che sostituirà dal 1 gennaio 2022 tutti gli assegni familiari finora presenti con un unico assegno universale – destinato ai nuclei familiari fino a 50mila euro di Isee: in particolare, per le famiglie con Isee fino a 7000 euro sono previsti 217,8 euro a figlio se hanno almeno 3 figli (50 euro in più per ogni figlio disabile). Potrà accedere all’assegno “ponte” chi è residente in Italia da almeno 2 anni, compresi titolari di permesso di soggiorno per motivi di lavoro o ricerca almeno semestrale. «Un passo deciso nella direzione dell’universalità. Due milioni di nuclei che prima non ricevevano nulla, da luglio avranno un assegno. Quattro milioni che già ricevono, avranno una maggiorazione», ha spiegato la Ministra Bonetti anticipando la norma che verrà approvata oggi in Consiglio dei Ministri.