Massimo Troisi è morto il 4 giugno 1994, a soli 41 anni. Sono già passati 27 anni da quel giorno che nessun napoletano può dimenticare, come ha scritto Luca Delgado nel suo romanzo “081”: “Un vero napoletano ti saprà dire che cosa stava facendo e dove si trovava quello sciagurato pomeriggio del 4 giugno del 1994, il giorno in cui si apprese della morte di Massimo Troisi”. Troisi è morto nel sonno, a casa della sorella Anna Maria a Ostia, per un fatale attacco cardiaco, conseguente a febbri reumatiche. A causa di una malformazione congenita, nel 1976 l’attore si sottopose, a Houston, a un intervento chirurgico per la sostituzione di una valvola cardiaca. Ma nel 1993, allarmato dalla costante stanchezza, Troisi era tornato in America per un secondo intervento che però non aveva portato i risultati sperati. Tre giorni prima, Troisi aveva concluso a Cinecittà le riprese del film “Il Postino”, di cui era protagonista con Philippe Noiret, con la regia dell’inglese Michael Radford.
Massimo Troisi: morto finite le riprese del suo film “Il postino”
Sul set del film “Il postino”, Massimo Troisi era sempre molto affaticato, dopo aver girato una scena aveva sempre bisogno di riposarsi. In un’intervista l’attore Renato Scarpa, che nel film interpreta l’amico del protagonista Mario Ruoppolo, dichiarò che Troisi disse “questo film lo voglio fare con il mio cuore”. Infatti, era già in programma un nuovo viaggio in America per un trapianto cardiaco. Il regista Michael Radford, anni fa, ha ricordato il suo ultimo dialogo con l’attore: “Mi disse che aveva un appuntamento all’ospedale di Harefield per un nuovo cuore. E aggiunse: ‘Non voglio davvero questo cuore nuovo. Sai perché? Perché il cuore è il centro delle emozioni, e un attore è un uomo delle emozioni. Chissà che tipo di attore sarò con il cuore di qualcun altro che batte dentro di me?’…”, riportava il The Guardian. Pensare che nel 1982, Massimo Troisi realizzò il film “Morto Troisi, viva Troisi!”, in cui mise in scena la sua morte prematura.