Nella sua intervista a Verissimo, Asia Argento ha ricordato il grande dolore per la morte del suo compagno Anthony Bourdain. Il celebre chef si è suicidato e, ricordando quel momento, la Argento parla di gesto che ancora oggi non si spiega. Nonostante la sua scomparsa, la Argento ammette di essere in qualche modo sempre in contatto con lui: “Io gli parlo, a volte mentre cucino, non so, lo sento vicino. Lo sento vicino in tutte le cose belle che succedono con i miei figli. Loro gli volevano molto bene e lui voleva molto bene a loro.” ricorda la celebre attrice a Silvia Toffanin. (Aggiornamento di Anna Montesano)
LA RELAZIONE TRA ANTHONY BOURDAIN E ASIA ARGENTO
Anthony Bourdain per qualcuno è stato molto più di un semplice cuoco, scrittore e personaggio televisivo. Sono trascorsi quasi tre anni da quel tragico 8 giugno 2018, quando il suo corpo senza vita fu rinvenuto a Kaysersberg in Francia, durante una trasferta del suo show “Parts Unknown”. Aveva appena 61 anni ed era apparentemente felice, non solo sul piano sentimentale – era legato all’attrice e regista Asia Argento – ma anche professionale. Eppure, Bourdain decise che per lui era arrivato il momento dei titoli di coda. “Mi ha regalato i due anni più felici della mia vita”, raccontò Asia Argento al Daily Mail, parlando di quell’amore così grande che andò ad inserirsi tra la tra la burrasca del #metoo e dell’uragano Jimmy Bennett. Il loro era anche un amore non esclusivo e qualcuno ipotizzò che la causa del suicidio del celebre chef fosse da addebitarsi ad un gossip su un presunto flirt di Asia con Hugo Clément, entrambi pizzicati pochi giorni prima della morte di Anthony.
Al tabloid britannico però, la regista ed attrice, figlia del maestro dell’horror aveva replicato asserendo: “Le persone hanno davvero bisogno di pensare che si sia suicidato per questo? Anche lui mi ha tradita, ma non è mai stato un problema per noi. Non posso pensare che Anthony fosse il tipo di persona che fa un gesto così estremo per un motivo simile”. In realtà tutti i media concordarono sulla depressione come la causa scatenante del suicidio. “Mi fa soffrire terribilmente l’idea che aveva tanto dolore dentro di sé, ma non lo condivideva. E io non l’ho visto. Non l’ho visto. E per questo mi sentirò colpevole per il resto della mia vita”, disse in merito Asia Argento, come ricordò Elle.com.
ANTHONY BOURDAIN, IL DOCUMENTARIO A 3 ANNI DALLA MORTE
La vita di Anthony Bourdain, spezzata prematuramente, ha rappresentato per molti una vera e propria filosofia. Non solo fornelli, dunque, ma molte passioni che andavano dalle arti marziali ai viaggi. Quella per le arti marziali fu per lui in qualche modo terapeutica in quanto lo aiutò ad uscire dal circolo vizioso della droga. Tanti i viaggi fatti da Bourdain ma uno in particolare contribuì a cambiare la sua esistenza come ammise in una intervista: “Sono andato in Giappone pensando che ci fosse una certo numero di colori primari, ma lì mi sono accorto che ce ne sono 10 o 12 in più. C’è così tanto da imparare e così tante cose belle là fuori”.
Il suo suicidio avvenuto tre anni fa lasciò tutti interdetti in quanto sembrava ormai lontano il periodo più buio della sua vita. Affamato di cibo ma soprattutto di conoscenza, Anthony è stato per tanti una vera e propria icona e per questo si è voluto celebrare la sua esistenza straordinaria con un documentario, “Roadrunner: A Film About Anthony Bourdain”, diretto da Morgan Neville che ne celebra la figura e l’eredità e che debutterà il prossimo 16 luglio nelle sale americane. Si tratta – come si legge nella sinossi ufficiale – di “uno sguardo intimo e dietro le quinte su come uno chef anonimo sia diventato un’icona culturale di fama mondiale”.