Due retroscena, mille ipotesi, un solo fatto certo: Giuseppe Conte vuole a tutti i costi diventare il nuovo leader del Movimento 5Stelle e la conferma è giunta oggi in edicola con la prima intervista al Corriere della Sera dopo l’uscita di scena da Palazzo Chigi. Forse non è un caso che i retroscena e poco dopo le parole di Conte arrivino nello stesso giorno, quasi a voler formare una galassia di più interpretazioni per lanciare contemporaneamente più “messaggi”: il primo è diretto inevitabilmente al Governo Draghi, di non sentirsi “sicuri” dell’appoggio totale e duraturo del possibile nuovo M5s a guida Conte.
Secondo Il Messaggero, l’ex Premier sarebbe tentato dallo strappare nei prossimi mesi una volta che avrà piena leadership del Movimento: il timing prenderebbe a giugno le votazioni online su sito M5s, poi la proclamazione a ad agosto col semestre bianco lo strappo per poter recuperare voti e convincere gli “ortodossi” grillini che a più ripresa si stanno staccando (e stancando) della linea governista intrapresa da Luigi Di Maio. A quel punto le possibili Elezioni Politiche, con i 5Stelle all’opposizione, arriverebbero dopo l’avvicendamento al Quirinale nei primi mesi del 2022: l’ipotesi viene solo sfiorata nell’intervista al CorSera, con Conte che replica «Alcune decisioni del governo ci hanno disorientato ma continueremo a sostenerlo».
I RUMORS DALLA GALASSIA M5S
È inevitabile che molto del destino di Conte (e quindi, di riflesso, anche del Governo Draghi) potrebbe e passare dalla risoluzione o meno dei dissidi fortissimi con Rousseau e i tantissimi transfughi pentastellati: tra espulsi, ribelli o presunti tali, l’ipotesi di costruire un “controMovimento” è questione assai pregnante negli ambienti vicini al Movimento 5 Stelle in questi giorni nei palazzi romani. Addirittura secondo il Corriere della Sera, Alessandro Di Battista viene “tirato per la giacchetta” da entrambi i fronti: i “ribelli” lo vorrebbero come leader federato con Davide Casaleggio per recuperare i “valori” delle origini contro Grillo e Di Maio; sempre secondo i rumors raccolti dal CorSera, “Dibba” avrebbe ricevuto in promessa da Conte la candidatura in un nuovo Governo se riuscisse l’intento di “buttare giù” il Governo entro agosto, con relative Elezioni nel 2022. Casaleggio intanto potrebbe “attendere il cadavere sulla riva del fiume” convinto che Conte non riuscirà a trovare una vera alternativa a Rousseau per la gestione online del Movimento: tradotto, il vero problema sarebbero i soldi, ovvero come Conte e Di Maio riusciranno a trovare i 250mila euro previsti dall’accordo stipulato con Rousseau. Tanti rumors, ancor più “ipotesi” e un unico fatto: nei 5Stelle – e di riflesso anche in Conte – il caos è un elemento sempre più presente.