Nicola Morra un fiume in piena ai microfoni de L’aria che tira. L’ex esponente di spicco del M5s è tornato sul suo addio al mondo grillino: «Io sono semplicemente convinto che il M5s abbia avuto la sua forza nell’intransigenza severa su alcuni principi, molto spesso declinati da regole inadeguate. Dovremmo avere la maturità di conservare fedeltà a quei valori di probità, onesta e trasparenza per cui siamo nati, mettendoci a disposizione del Paese».
Nel corso degli ultimi giorni ha fatto molto discutere nel Movimento, ma non solo, la svolta garantista di Luigi Di Maio con le scuse a Simone Uggetti, ex sindaco di Lodi finito nella gogna pentastellata e assolto dopo cinque anni di incubo giudiziario. Netto Nicola Morra: «Io non ci sono rimasto malissimo, perché Di Maio è espressione di un Movimento liberale e moderato, io no».
NICOLA MORRA: “APERTURA DI CONTE? SERVONO I FATTI”
Ieri Giuseppe Conte ha aperto agli ex grillini, ma Nicola Morra ha tenuto a precisare: «Son decorsi 100 giorni entro cui il collegio dei probiviri avrebbe dovuto rispondere alle osservazioni che sono state prodotte dai legali che ci stanno assistendo ma non sono arrivate risposte. Il cosiddetto muro di gomma è uno strumento molto utilizzato per negare ai cittadini giustizia e libertà. Se chi di dover,e avendo fissato lui il regolamento, non rispetta il regolamento spesso, a chi mi devo appellare. Io sono stato espulso dai gruppi parlamentari ma non dal Movimento. Volevo un’interlocuzione che mi è stata preclusa». Sul possibile ritorno nel Movimento è stato altrettanto tranchant: «Le aperture sono battute che sono state rilasciate al giornalista, io sono a disposizione del Movimento e dei suoi valori». Nicola Morra, commentando la posizione di Alessandro Di Battista, ha rimarcato: «Ritorno nel M5s con addio al governo Draghi? Iniziassero a correggere il tiro, poi si potrà ragionare, ma intanto lo devono fare: non si può parlare in assenza di certezze. Voglio i fatti. Se si dovesse uscire dal governo, si dovrebbe anche dire che sono stati fatti degli errori».