«Finora ha deciso tutto Conte, del nuovo M5s non sappiamo nulla»
: senza mezzi termini Vincenzo Spadafora. L’ex ministro dello Sport ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Huffington Post ed ha fatto il punto della situazione sul nuovo corso pentastellato. A suo avviso, il Movimento dovrà ripartire mettendo insieme i pezzi dopo quanto accaduto negli ultimi anni tra evoluzioni, scissioni e fuoriuscite: «Va bene dire che rimarremo fedeli ai valori di sempre, come ha ripetuto Conte in questi giorni, ma la priorità è tenere insieme un Movimento che si è disgregato in tanti aspetti, anche al nostro interno, e far sentire centrali i tanti che in questi mesi si sono sentiti abbandonati a sé stessi».
Nel corso del suo intervento, Vincenzo Spadafora ha ricordato che sedici mesi fa Luigi Di Maio è stato portato alle dimissioni da chi chiedeva un organo collegiale senza l’uomo solo al comando, le stesse persone che oggi sostengono la teoria del leader “plenipotenziario”: «Nel nuovo Movimento, ad esempio, non esisterà un organo collegiale ma una segreteria scelta dal leader». E negli ultimi mesi, ha messo in risalto Vincenzo Spadafora, il Movimento ha pagato cambiamenti e ritardi: «Negli ultimi 16 mesi abbiamo trascurato gli aspetti politici, li abbiamo passati tra avvocati, giudici, questioni amministrative e dispute sui soldi. E non abbiamo mai avuto la capacità di ammettere e riflettere sugli errori, li abbiamo solo rimossi».
VINCENZO SPADAFORA: “CONTE HA FATTO TUTTO DA SOLO”
Dallo Statuto alla Carta dei valori, Conte ha fatto tutto da solo per il momento, «è un dato di fatto» ha spiegato Vincenzo Spadafora, che ha poi sottolineato che del tanto invocato processo democratico non v’è traccia. L’ex ministro ha spiegato di attendere di capire le fondamenta politiche del nuovo progetto grillino, ribadendo che la politica deve tornare al centro rispetto alla strategia mediatica. E, come già evidenziato, non sono mancate le stoccate: «Per adesso abbiamo avuto un racconto molto parziale di cosa sarà il nuovo M5s, aspettiamo di vedere quale sarà il contenuto, ancora ignoto a tutti. Per questo non mi meraviglia che tanti colleghi non abbiano ancora sostenuto economicamente il nuovo progetto, aspettando di versare i 1000 euro che da aprile sono il contributo fissato per le casse del Movimento».