Roberto Burioni torna all’attacco dei no vax. Il virologo ha pubblicato un tweet in cui condivide quanto emerso da uno studio riguardo la protezione dei non vaccinati che è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Medicine. “Quello che mi secca (ma mi fa pure piacere in fondo) è che i no-vax saranno protetti grazie alle nostre vaccinazioni”, ha scritto sui social Burioni. Poi si è lasciato andare ad un paragone: “Come gli evasori che vengono curati al pronto soccorso perché noi paghiamo le tasse. Ma va bene così, non lamentiamoci!”. Ma il professore dell’Università San Raffaele di Milano è intervenuto anche sulla vicenda AstraZeneca, scagliandosi contro la gestione di questo vaccino anti Covid. “Devo ammettere che nel caso AstraZeneca è stato fatto di tutto per minare la fiducia nei vaccini. Questo è un grave problema visto che solo la vaccinazione di massa può farci uscire da questo disastro”, un’altra sua riflessione sui social, partita da un messaggio del deputato della Lega Claudio Borghi.
BURIONI “VACCINI RENDONO COMUNITÀ IMMUNE”
Il deputato leghista aveva sbottato pubblicamente dopo l’intervista del professor Mannuccio Mannucci. L’esperto di coagulazione ha spiegato che “la sindrome rara scatenata da AstraZeneca nella fascia 25-60 è stata ammessa”, quindi invitava ad usare le alternative. Claudio Borghi allora ha citato la dichiarazione e chiesto di metter giù le mani dai più giovani: “No ma tranquilloni eh? Facciamo fare gli open day e poi pensiamoci. Ma non vanno nemmeno le alternative, lasciate stare i ragazzi”. Pur non essendo d’accordo con il deputato leghista, il virologo Roberto Burioni condivide le perplessità riguardo come è stato gestito il vaccino anglo-svedese. Poi ha spinto di più riguardo le vaccinazioni con i sieri a tecnologia mRna come Moderna e Pfizer. “Finalmente è dimostrato ciò che io ho sperato (e creduto) dal primo giorno. I vaccini più potenti rendono la comunità immune impedendo la trasmissione. La notizia più bella che poteva arrivare. Adesso le cose si mettono veramente bene”.