Marco Travaglio ospite di Francesca Fagnani a “Belve” si racconta: “Un mio pregio? Detesto le bugie. Un mio difetto? Sono un po’ insensibile e anaffettivo. Così dicono di me, io non mi ci sento, ma evidentemente se lo dicono c’è un fondo di verità“. Poi si parla del suo modo di vivere la fede cristiana: “Io credo nella Resurrezione di Cristo, che è il fondamento, non per il fatto che io non sia un peccato, perché il Cristianesimo è fatto per i peccatori“. Travaglio riserva poi delle stoccate ai colleghi: “Non andrei mai a Propaganda Live perché mi fa venire le bolle, non mi piace il loro genere. Inoltre, non mi piace Piazzapulita (sempre su La7) condotta da Corrado Formigli“. Bruno Vespa e Porta a Porta? “E’ un vanto non essere mai stato invitato”. E qui si riapre una vecchia questione legata a una sua apparizione su Rai 1 risalente al dicembre 2016, come aveva ricordato lo stesso Vespa. “Sì, lui ora risponderà che una volta ci andai. Era la sera del referendum perso da Renzi ed eravamo l’unico giornale che si era battuto per il no. Mi chiese di collegarmi cinque minuti, è stata l’unica volta in cui sono apparso“. (agg. di Dario D’Angelo)
Marco Travaglio ospite a Belve
Marco Travaglio, insieme ad Anna Tatangelo, è ospite della puntata di Belve, il programma condotto da Francesca Fagnani, in onda questa sera (venerdì 11 giugno), alle 22.55 su Rai2. Tanti i temi che, nel corso dell’intervista, saranno affrontati dalla padrona di casa che proverà ad aprire tutti i cassetti della vita di Travaglio. Nel corso degli anni, si sono diffuse voci su una presunta omosessualità del direttore de Il Fatto Quotidiano che, a tal proposito, a Francesca Favagni, confessa che se fossero vere tali voci lo direbbe senza problemi. “Sì, è girata anche questa. Mi sono sempre domandato perché… Non ci troverei nulla di male a esserlo se lo fossi, e se lo fossi lo direi, non lo nasconderei”, spiega il direttore. “Ma lei è un’icona gay?”, insiste la Fagnani e Travaglio risponde – “C’è un albo delle icone gay? Non lo so, dovrei consultarlo. Però cosa ho fatto io per essere un’icona gay?”.
Marco Travaglio: “L’unica canna, Berlusconi e Conte”
Nel corso della lunga chiacchierata fatta con Francesca Favagni, Marco Travaglio racconta di aver fumato solo una volta una canna e di averlo fatto per una scommessa. “Qualche anno fa, hanno organizzato un viaggio a Marrakech Beatrice Borromeo e i mie colleghi Silvia Truzzi, Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Cinzia Monteverdi. Ho fatto il primo tiro, non è successo niente, e tutti mi guardavano come se fossi un animale raro. Ho fatto un secondo tiro e non è successo niente. Al terzo tiro se la sono ripresa e se la sono fatta loro perché hanno capito che andava sprecata…”, dice il direttore che ha poi parlato di Berlusconi e Conte. “Berlusconi è l’uomo più tenace, più resistente, resiliente che si sia mai visto nella storia” – afferma Travaglio che su Conte, invece, dice – “Mi è capitato di cenare una volta con Conte proprio durante la lavorazione del libro perché gli dovevo chiedere un sacco di chiarimenti, soprattutto sulla parte della ricostruzione del Recovery”.