La storia di Lisey è una miniserie horror – otto episodi in tutto, i primi tre sono già disponibili su AppleTv+, gli altri usciranno i prossimi venerdì – tratta da un bestseller di Stephen King. La prolifica star della letteratura mondiale, autore di libri che hanno ispirato grandi film (Shining, Le ali della libertà, Il miglio verde), questa volta ha firmato anche l’adattamento televisivo e ha collaborato alla regia.
La ragione di questa “prima volta” è legata alla natura del libro, il più autobiografico della sua ricca produzione. “Ho pensato che se qualcuno dovesse rovinarlo, come ho detto a mia moglie, dovessi essere io”, ha ironicamente motivato la scelta lo scrittore.
King immagina il mondo dopo la sua morte. Infatti, il protagonista maschile è Scott Landon, uno scrittore di successo, assassinato durante una conferenza da uno squilibrato. La moglie Lisey vive nel ricordo del marito, ne difende la memoria dall’assillante pressing del direttore della biblioteca, che vorrebbe le opere inedite di Scott, e da un numero imprecisato di fans, ma è anche circondata dai ricordi, dalle foto, dagli oggetti appartenuti all’uomo della sua vita e ogni cosa la riporta indietro nel tempo, a rimuginare la vita trascorsa insieme a lui.
Ma è lo stesso Scott in realtà che spinge la moglie verso il passato. Le ha lasciato – come in una “caccia al tesoro” – messaggi ovunque. Rileggendo questi ricordi e seguendo queste tracce, però, Lisey comincia a comprendere meglio la natura complessa del marito, il suo rapporto con il sovrannaturale, l’origine arcana e complicata delle storie che Scott racconta nei suoi libri.
Lisey ha anche due sorelle, una delle quali, Amanda, ha gravi problemi mentali. Il rapporto di Scott con le sorelle di Lisey è stato molto più stretto e complesso di quello che lei stessa aveva immaginato quando il marito era in vita. Ma la scoperta di questa relazione sarà anche la traccia più importante per giungere alla verità.
Julianne Moore è la straordinaria interprete di Lisey. L’attrice, icona del cinema mondiale, un premio Oscar nel 2015 per Still Alice e cinque candidature, 3 Golden Globe, un premio Bafta, due Emmy, e tutti i principali premi europei (Festival di Cannes, Mostra del cinema di Venezia e Festival di Berlino), affianca come produttrice esecutiva lo stesso King e J.J. Abrams.
Clive Oven (Closer, The Last Knights, Hemingway & Gellhorn) è il miglior interprete possibile di Scott Landon. Joan Allen (The Bourne Supremacy, Hachiko, The Contender) veste i panni della sorella Amanda. Jennifer Jason Leigh (Era mio padre, The Affair – Una storia pericolosa, La donna alla finestra) è invece nel ruolo dell’altra sorella di Lisey, Darla. Jim, il giovane squilibrato che perseguita Lisey per sottrarle i manoscritti inediti, è interpretato invece da Dane DeHaan (The Amazing Spider-Man 1 e 2, ZeroZeroZero, The Stranger).
Infine, una nota per la regia del cileno Pablo Larraín (Neruda, Jackie, Homeland), cruda, asciutta, così innaturale per un film horror. A tratti il regista sembra quasi disinteressarsi della trama, si allontana dalla storia in sé e si sofferma sui dettagli, preferisce i particolari. Così La storia di Lisey si trasforma in uno straordinario racconto sull’amore.
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