Tragedia negli Stati Uniti d’America, più precisamente nella località di Elizabeth, nel New Jersey, dove un bimbo di soli 3 anni è stato sbranato dai pitbull di famiglia dopo essere precipitato nel giardino della sua abitazione a seguito di una caduta dalla finestra. Il dramma si è consumato nelle scorse ore, e la notizia sta facendo rapidamente il giro del web, considerata la gravità dei fatti. Le ragioni alla base dell’incidente sono ancora ignote, né si sa se il piccolo fosse stato lasciato incustodito negli attimi che hanno preceduto l’attacco da parte dei cani, che si sono avventati con ferocia sul suo piccolo corpicino.
Stando alle informazioni riportate da alcune fonti di informazione a stelle e strisce, non ultima la CBS, le forze dell’ordine ipotizzano che il bimbo possa essersi affacciato dalla finestra, sfondando con il suo peso la zanzariera e finendo nel giardino sottostante, al di là della staccionata, dove in quel momento erano presenti gli animali. È stato allora che i quattrozampe si sono lanciati contro lo sfortunato protagonista di questa triste pagina di cronaca, sbranandolo letteralmente e costringendolo a un trasferimento d’urgenza al pronto soccorso, dove tuttavia è morto a seguito delle gravi ferite riportati.
BIMBO SBRANATO DAI PITBULL DI FAMIGLIA: PARLA LA VICINA DI CASA
Il drammatico accadimento ha avuto luogo nella serata di mercoledì 9 giugno 2021, quando il bimbo è stato sbranato dai pitbull. La CBS riporta le parole di Maria Rocha, una vicina di casa della famiglia che per prima si è accorta della tragedia, lanciando immediatamente l’allarme: “Quei cani erano davvero pericolosi, è per questo che venivano tenuti legati e all’interno della staccionata. Sono sotto choc, non riesco neanche a prendere sonno la notte”. Attualmente, scrivono i media americani, i cani sono stati sequestrati dalle forze di polizia, ma per la morte del bambino non ci sarebbero persone indagate, né tantomeno arrestate. Le condizioni nelle quali viveva il piccolo tuttavia, erano di evidente degrado, come segnalato dai cronisti locali, che, nel realizzare i propri reportage, si sono imbattuti in sporcizia, escrementi, disordine e calcinacci.