“Noi non siamo ancora riusciti a seppellire i nostri genitori. Sono 40 anni che è sempre il 27 giugno.” Lo dichiara tra le lacrime Elisabetta Lachina nel corso della sua chiacchierata a Le Ragazze, programma in onda su Rai 3 oggi 17 giugno. Ripercorrere quei momenti in cui iniziavano ad essere trasmesse le prime immagini di quei momenti drammatici e delle prime vittime che venivano a galla dal mare non è facile per la Lachina. La strage in questione, quella di Ustica, è d’altronde ancora piena di dubbi e questioni irrisolte. Elisabetta ha dei ricordi splendidi dei suoi genitori: ne ricorda gli istanti insieme o i regali, oggi preziosissimi, come quella macchina fotografica che la donna ha ricevuto dal suo papà. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Elisabetta Lachina e la Strage di Ustica
Elisabetta Lachina tra le protagoniste de Le Ragazze, il programma che su Rai3 racconta storie di vita di donne che sono state ventenni negli anni ’40, ’50, ’60, ’70, ’80, ’90 oppure giovani donne di oggi che con il loro sguardo hanno illuminato e cambiato eventi della storia del nostro Paese. Tra queste c’è anche Elisabetta Lachina rimasta orfana giovanissima visto che ha perso entrambi i genitori durante la strage di Ustica. La sera del 27 giugno 1980, Elisabetta vede le sua infanzia spezzata per sempre quando scopre che i genitori Giuseppe Lachina e Giulia Reina sono morti durante la strage di Ustica che è costata la vita a 79 passeggeri del DC-9 Itavia.
Sono trascorsi 41 anni da quella tragedia, ma Elisabetta non ha mai smesso di chiedere giustizia per i suoi genitori, ma anche le altre vittime. Intervistata da RTL 102.5, la donna ha raccontato: “rifiutavamo di pensare che fossero sul quell’aereo. Abbiamo chiamato tutti gli aeroporti, Bologna, Palermo, Roma, ma nessuno ci rispondeva”. La Lachina ricorda ancora oggi quei momenti di grande terrore e in particolare ha condiviso con gli ascoltatori l’ultima telefonata con il padre Giuseppe Lachina. “Se abbiamo fortuna riusciamo a prendere il volo” sono le parole del padre visto che il volo era in ritardo di due ore. Poi la tragedia e la morte dei genitori che ancora oggi Elisabetta vive con grande dolore.
Elisabetta Lachina e il dramma della morte dei genitori: “per i miei figli un trauma”
“Eravamo confusi, eravamo dei ragazzini. I primi giorni abbiamo cercato di sopravvivere a quello che ci era piombato addosso, qualcosa di troppo grande. In quello smarrimento abbiamo aspettato le indagini, e lì è iniziata la prima confusione. Aspettandole sono passati giorni, mesi anni” – ha raccontato Elisabetta Lachina che ancora oggi chiede giustizia per quella tragedia che è costata la vita ai genitori e a tantissime altre persone. Per questo motivo è fondamentale per Elisabetta che tutto ciò non sia dimenticato. “La memoria è importante” – ha precisato la donna che si è recato nelle scuole per raccontare cosa significa appartenere ad una strage: “molti ragazzi non sapevano nemmeno cosa fosse la strage di Ustica”. Infine la donna non nasconde quanto sia stato difficile raccontarlo alla figlia: “ho dovuto raccontare a mia figlia di cinque anni come erano morti i suoi nonni. Inconsciamente abbiamo trasmesso ai nostri figli un trauma derivante dall’attesa della verità. Una cosa che non mi perdonerò mai”.