Il professor Cauda, infettivologo del Policlinico Gemelli, è stato intervistato ieri sera dalla trasmissione di Rai Uno, Quel che Resta del Giorno, e nell’occasione ha analizzato la situazione attuale del covid: “Nelle ultime settimane i dati certificano una progressiva riduzione, un effetto combinato di chiusure e soprattutto della campagna vaccinale. L’elemento importante che caratterizza questo momento rispetto allo stesso tempo dell’anno passato è dovuto all’effetto dei vaccini che hanno portato ad un punto di svolta positivo dei contagi”.
Attenzione massima nei confronti della Variante Delta del covid, che sta facendo aumentare di nuovo i contagi nel Regno Unito: “L’efficacia del vaccino Pfizer contro questa variante è del 79% – ha proseguito il professor Cauda – a fronte del 92% verso la variante inglese, mentre Astrazeneca ha un efficacia del 60% (73 per l’inglese). I vaccini – ha proseguito – sono stati costruiti sulla variante inizialmente osservata in Italia e quindi tutti pagano uno scotto di quelle che sono le nuove varianti. Non vorrei che questi numeri ingenerassero preoccupazione nelle persone più di quelle che già hanno, i vaccini funzionano soprattutto se con due dosi. Il Regno Unito ha voluto ritardare la seconda dose ed ha bloccato i contagi ma la variante indiana può bucare in qualche modo la prima somministrazione, mentre con la seconda si può guardare la vicenda varianti con fiducia, tanto che Pfizer ha detto che non cambierà il vaccino nonostante le varianti”.
CAUDA: “SERVE IL TRACCIAMENTO DEL VIRUS”, MAGI: “MIX DI VACCINI? NON C’E’ EVIDENZA SCIENTIFICA MA…”
E’ fondamentale comunque tracciare il virus: “Bisognerà soppesare la circolazione del virus. In Italia manca ancora un sequenziamento capillare come si fa nel Regno Unito, è ancora bassa la circolazione delle altre varianti oltre l’Alfa, ma se si facessero più sequenziamenti saremmo in maggiore sicurezza”.
Quel che resta del giorno ha intervistato anche Antonio Magi, numero uno dell’ordine dei medici di Roma, che ha detto la sua sul mix di vaccini: “Non c’è una grande evidenza scientifica per le due combinate, ci sono comunque articoli fatti per esperienze in altri paesi e da questi risultati si evince un aumento della risposta anticorpale, quanto questo può essere valido sulla variante Delta non è dato saperlo”. Poi Magi ha aggiunto: “Bisogna ricordare che finché non ne siamo usciti dobbiamo mantenere mascherine, distanziamento e lavarsi le mani, essere vaccinati non vuole dire non essere portatori e non trasmettere il virus, finchè non c’è il blocco della circolazione del virus”.