“Dove vai in vacanza?” Il titolo della commedia all’italiana del ’78 oggi potrebbe diventare più opportunamente “Ma in vacanza ci vai?”, visti i tempi. A tutti e due i quesiti, risponde oggi la survey (realizzata in giugno, metodo Cawi, 1000 casi popolazione italiana 18-65) “Gli italiani e le vacanze della ripartenza”, realizzata da italiani.coop (lo strumento di ricerca e analisi di Coop) per Robintur Travel Group.
Ed ecco, in sintesi, i risultati: saranno 11 milioni in più rispetto all’anno scorso gli italiani in vacanza nel 2021. Dopo aver rinunciato alla villeggiatura nell’estate 2020 (un calo di 17 milioni rispetto al 2019) si torna in viaggio per lo più in Italia e verso il mare, anche se le città d’arte iniziano una lenta risalita. A mordere di più è però la crisi economica, che tiene a casa alcune famiglie o le trattiene dal prenotare. Soggiorni disciplinati con gli italiani non propensi a un “liberi tutti” e con la mascherina in valigia, col pc anche sotto l’ombrellone, ma mantenendosi in salute e ricercando il piacere della tavola con i prodotti del territorio.
Ripartenza lenta Gli italiani tornano a viaggiare, anche se i dati del 2019 sono ancora lontani. Il 73% dichiara che andrà in vacanza quest’anno, 11 milioni di italiani in più in viaggio rispetto al 2020, ma quell’82% del 2019 è ancora un miraggio. Lo dimostrano i dati definitivi dei vacanzieri 2020: lo scorso anno alla fine, malgrado la previsione più alta, solo il 55% degli italiani è andato in vacanza, 17 milioni in meno del 2019. Anche quest’anno a funzionare da disincentivo si riaffaccia la crisi economica che influenza le scelte: il 27% del campione dichiara di non partire per la necessità di risparmiare. Cala invece in questa stagione il timore di contrarre il Covid, che scende dal 48% dell’anno della pandemia al 19% del 2021, e per converso cresce il timore di non trovare posto, per cui il 58% ha già prenotato o lo farà a breve (in crescita sul 2020 quando era il 52% nello stesso periodo di riferimento).
Vaccini & prudenze È anche la campagna di immunizzazione ad incidere sulle vacanze degli italiani. Ma sul “liberi tutti” gli italiani sono ancora molto disciplinati e previdenti: 8 su 10 si dicono favorevoli alle mascherine, ai contingentamenti degli ingressi, alle prenotazioni obbligatorie. Dopo mesi di limitazioni anche il green pass raccoglie il favore del 67% degli italiani, con consensi più elevati fra le generazioni più giovani. E per quel 33% degli italiani che dichiara di volersi vaccinare ma ha paura di non fare in tempo, la soluzione ideale sarebbe la somministrazione del siero in vacanza. Uno su due arriva a organizzare il proprio viaggio in base al vaccino, ma solo il 37% cancellerebbe il richiamo se coincidente con il periodo del soggiorno, mentre il 79% vorrebbe poter realizzare il richiamo direttamente nella località di villeggiatura.
Viva l’Italia Nove famiglie su 10 rimarranno nel territorio nazionale e solo l’11% degli intervistati dichiara di scegliere l’estero, pari a circa 4,5 milioni di italiani. Tra le motivazioni che più pesano (la cita il 73%) c’è proprio la pandemia, un dato che non si discosta da quel 75% che giustificava in questo modo la propria permanenza in Italia nel 2020. Chi comunque varca i confini pensa alla Grecia come prima meta scelta, poi Spagna e Francia. Mentre per chi rimane nel Paese, almeno c’è la determinazione di cambiare regione: 72% (contro il 65% del 2020, quando gli italiani avevano ancora di più ridotto la loro mobilità). La spiaggia rimane la meta del cuore anche nell’estate 2021, scelta dal 58% dei vacanzieri.
Relax & benessere Qualche traccia della pandemia si ritrova anche nelle motivazioni e nelle attività degli italiani in villeggiatura. Il divertimento sale del 4% rispetto al 2020, il relax del 2%, mentre scende di tre punti percentuali la compagnia delle persone con cui si viaggia, forse sintomo della perduta abitudine alla collettività. Oltretutto lo smart working viene in vacanza, giacché il 62% dei villeggianti userà pc o tablet per studio e lavoro. Anche un’altra abitudine dei giorni del lockdown viene in vacanza con noi: l’idea di prendersi cura della propria salute fisica e mentale. I vacanzieri pensano di fare più sport degli anni precedenti, di partecipare di più a funzioni religiose, meditare, passeggiare in luoghi isolati e leggere.
L’Osservatorio Robintur Fin qui le previsioni. Ma ci sono anche i primi dati raccolti “sul campo” da Robintur Travel Group, la più grande rete di agenzie di viaggi di proprietà di Coop Alleanza 3.0 (circa 300 agenzie di viaggi dirette e indirette con le insegne Robintur e Viaggi Coop). Le vendite 2021 in agenzia sono ripartite da fine aprile e stanno arrivando all’incirca alla metà di quelle, pre-Covid del 2019. Le vendite cumulate al 13 giugno sono però ancora solo al 15% del 2019, ma superano quelle dello stesso periodo del 2020. L’Osservatorio dimostra come gli italiani stiano nuovamente pensando alle vacanze ma, stando i limiti attuali agli spostamenti, solo il 20% delle vendite riguarda l’estero e l’Italia resta, quindi, la meta preferita con la Sardegna in cima alle preferenze degli italiani. “Da un lato – dice l’ad del gruppo Robintur Claudio Passuti – stiamo registrando un positivo trend di ripresa delle vendite che è ancora lontano dalla sostenibilità economica, ma che ci consente di guardare con maggiore fiducia al futuro; d’altra parte però, perché il trend si consolidi, abbiano bisogno che vengano superate in maniera stabile le limitazioni e i vincoli alla mobilità internazionale e per questo è fondamentale che la campagna vaccinale prosegua e completi il propria efficacia nel mondo”. “Da metà maggio – continua Passuti – stiamo recuperando volumi di vendite settimanali pari al 50% del 2019 e l’ammontare del venduto 2021 ha già superato quello del 2020. Confrontando le vendite delle ultime 8 settimane con le stesse del 2019 sui viaggi in Italia, stiamo tenendo un ritmo pari all’88%. Le crociere hanno recuperato, rispetto al 2019, l’89%, la Grecia il 38% e la Spagna il 24%. Se, poi, guardiamo alle destinazioni italiane, la Sardegna ha raggiunto nelle ultime 8 settimane le vendite degli ultimi due anni e vale il 27% del totale Italia, seguita da Sicilia (16%), Puglia (10%) e Toscana (8%). Calabria, Toscana e Marche sono le regioni che meglio preformano. In terzo luogo, il 39% dei clienti Robintur sono nuovi clienti che non avevano acquistato negli anni precedenti. Infine, i prezzi. I prezzi medi della vacanza a passeggero risultano in crescita tra il 10 e il 30%, ma questo non testimonia un aumento dei prezzi: in questa fase sono partiti prevalentemente gli acquisti dei clienti più facoltosi e per la vacanza principale estiva, mentre stanno riprendendo più lentamente i soggiorni brevi, anche di gruppo”.
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