Il portale Inps ha reso disponibile da oggi la procedura per la domanda di assegno unico al nucleo familiare per tutti i lavoratori dipendenti del settore privato: la misura scatterà dal prossimo 1 luglio e avrà validità fino al 30 giugno 2022 e racchiude tutti i precedenti bonus familiari, bebè e “mamma” secondo la riforma messo in campo dalla Ministra delle Pari Opportunità e Famiglia Elena Bonetti. La procedura e’ stata avviata con un messaggio dell’Istituto che include le tabelle di calcolo e rivalutazione annuale dei redditi per il nucleo familiare rispetto alle diverse tipologie di nuclei e maggiorazioni per i nuclei con figli: una volta che sarà pienamente a regime l’assegno unico familiare (dal 2022) consisterà in un assegno mensile per tutte le famiglie con figli a carico fino ai 21 anni (per ogni figlio).
Come stabilito dall’ultimo Decreto economico, l’assegno ha un valore massimo di 250 euro, in base all’Isee, ed è composto da un valore fisso e uno variabile al variare del reddito complessivo della famiglia. Come rileva l’Adnkronos, il decreto dello scorso 8 giugno ha stabilito, per ogni per il nucleo familiare nel periodo tra l’1 luglio e il 31 dicembre 2021, «un incremento di euro 37,5 per ciascun figlio nei nuclei familiari fino a due figli, e di euro 55 per ciascun figlio nei nuclei familiari di almeno tre figli». Il Ministro del Lavoro Andrea Orlando ha spiegato in tal senso come dal 1 luglio 2021 «anticiperemo l’assegno unico per tutti quei nuclei familiari che non godono di nessun altro tipo di sostegno per i figli, portandolo poi a regime dal prossimo anno. Prende forma così una nuova idea di Paese che prevederà, a regime, un sistema universalistico, rivolto ai lavoratori dipendenti, agli autonomi, ai professionisti, agli incapienti, ai percettori di reddito di cittadinanza e continuo, inversamente proporzionale al livello di Isee».
A CHI SPETTA L’ASSEGNO UNICO FAMILIARE
Successivamente all’inoltro della domanda Inps e delle verifiche effettuate dallo stesso istituto, verranno calcolati gli assegni familiari e le eventuali maggiorazioni. Le modalità però verranno dettagliate in una circolare che sarà pubblicata nei prossimi giorni. Ricordando a chi è rivolto l’assegno unico familiare, le specifiche dettate dal decreto prevedono che il beneficio dell’assegno sia attribuito «a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Possono fare richiesta tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza». Dai 18 anni di età la somma sarà ridotta rispetto all’assegno e potrebbe essere accreditata direttamente al figlio se: «è iscritto all’università; è un tirocinante; è iscritto a un corso professionale; svolge il servizio civile; svolge un lavoro a basso reddito». Secondo una simulazione effettuata dal Gruppo di lavoro Arel/Feg/Alleanza per l’infanzia – e citata da Adnkronos – l’assegno rischia in diversi casi un ‘taglio’ dell’importo rispetto ai 250 euro canonici: l’assegno ingloberà le agevolazioni attualmente esistenti e sarà legato all’Isee. Secondo lo scenario prospettato l’80% delle famiglie italiane prenderebbe 161 euro al mese per ogni figlio minore e 97 per ogni figlio under 21.