Francesco Zambon, il medico che ha denunciato l’Oms e da cui si è dimesso tre mesi fa sottolineando la «mancanza di trasparenza e indipendenza», i «conflitti d’interesse», il «piano pandemico nazionale non aggiornato», senza dimenticarsi del report, poi ritirato, in cui definiva «improvvisata» la risposta italiana alla pandemia, ha ora cambiato vita. Dopo aver scritto il libro “Il pesce piccolo”, in cui rilancia le sua accuse, Francesco Zambon ha rinunciato ad un lauto stipendio ed ha lasciato Trevigiano di Vittorio Veneto per “ritirarsi” in montagna.
«Lavoravo da 13 anni nell’Oms con contratto a tempo indeterminato – le sue parole ai microfoni del Corriere della Sera – prima cinque anni a Mosca, poi Venezia… Ho dovuto rinunciare anche al Tfr. Per regolamento interno quando ci si dimette dall’Organizzazione non si ha diritto al trattamento di fine rapporto». Quindi ha snocciolato un po’ di numeri: «Il costo per l’azienda era di 220 mila dollari l’anno, lo stipendio circa 7.500 euro netti al mese. Il mio contratto fino alla pensione aveva un valore di quasi 4 milioni di dollari. Diciamolo: nessuno si dimette mai dall’Oms».
Di conseguenza Francesco Zambon non ha più entrate ora come ora: «È la ragione per cui sto cercando di vendere la casetta che avevo comprato in città. Potrei metterla anche in affitto ma il periodo è difficile. In ogni caso mi sono già spostato a Domegge, Cadore, in un piccolo appartamento di famiglia». Il giornalista di via Solferino chiede quindi a Francesco Zambon come mai lo stesso non abbia deciso di portare avanti le sue battaglie rimanendo comunque nell’Oms: «L’ambiente di lavoro era diventato difficile, io ero sempre più emarginato. Non è stata comunque una scelta facile. Diciamo che in me ha prevalso la questione di principio: l’Oms aveva tradito la sua missione di indipendenza, di trasparenza, di organismo super partes che tutela la salute dei cittadini nel mondo. Il mio rapporto sulla pandemia era stato ritirato solo perché dava fastidio al governo italiano, non per ragioni di verità. Inaccettabile».
FRANCESCO ZAMBON: “DIMISSIONI? HO RICEVUTO PRESSIONI FIN DA MAGGIO 2020”
Il medico denuncia di aver subito pressioni, parole che noi riportiamo senza poter controllare: «Fin dal maggio dello scorso anno, quando ho consegnato il report. Il dottor Guerra, direttore della prevenzione dell’Oms, mi aveva chiesto di modificare il testo, altrimenti sarebbe andato da Tedros, il dg dell’Organizzazione, a dire che stavo mettendo l’Oms a rischio reputazionale. La verità è che l’Oms subisce pressioni al suo interno da persone che hanno interessi diversi da quello della salute pubblica».
Ed ora cosa farà Francesco Zambon? «Ho avuto delle proposte, sto valutando. Sono laureato in medicina e specializzato in sanità pubblica. Mi sono sempre occupato di salute e politiche sanitarie. Farò questo. Penso anche che ci siano delle acque dove i pesci piccoli sono più apprezzati – conclude facendo il verso al suo libro – e poi i pesci piccoli sono molti e possono unirsi».