Il nuovo report Iss mostra l’effetto della campagna vaccinale in Italia sulla curva epidemiologica. La maggior parte dei nuovi casi segnalati è, infatti, in soggetti che non sono stati vaccinati. Inoltre, l’incidenza più alta si osserva nei soggetti under 60, che sono quelli che hanno una copertura vaccinale minore. L’ultimo bollettino sull’epidemia stilato dall’Istituto superiore di sanità, aggiornato al 16 giugno, parla chiaro. Le curve epidemiche dei casi riportati come operatori sanitari e quella dei casi non riportati come tali hanno avuto un andamento molto simile fino alla seconda metà di gennaio, poi hanno iniziato a divergere. Ma il trend è stato visibilmente in calo per gli operatori sintomatici, proprio a causa della campagna vaccinale che li ha visti vaccinati per primi, contro un trend stazionario, con tendenza ad un evidente aumento a febbraio invece nella popolazione generale.
Ora invece «la maggior parte dei casi segnalati in Italia sono stati identificati in soggetti non vaccinati», cioè che non hanno mai ricevuto una dose di vaccino o che sono stati vaccinati con prima o mono dose entro 14 giorni dalla diagnosi stessa, «ovvero prima del tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria completa al vaccino».
NUOVO REPORT ISS: L’IMPATTO DELLA CAMPAGNA VACCINALE
Ma l’impatto della campagna vaccinale in Italia si evince anche dall’età mediana dei soggetti positivi. Nelle ultime due settimane è pari a 37 anni, infatti è diminuito il numero di nuove infezioni in soggetti di età superiore a 50 anni. Inoltre, l’Istituto superiore di sanità ha osservato «fino all’inizio di febbraio 2021, l’incidenza era più elevata nella fascia di età >= 80 anni», invece «a partire dalla seconda metà di febbraio con il progressivo aumento della copertura vaccinale nei soggetti ultraottantenni, la diminuzione è stata più marcata in questa fascia di età rispetto alle altre». Allo stato attuale l’incidenza più alta si osserva nei soggetti under 60. Il motivo è facilmente intuibile: è quello che attualmente ha una minore copertura vaccinale. La maggior parte dei casi segnalati al sistema di sorveglianza nelle ultime due settimane ha una età compresa tra 19 e 50 anni. Hanno un’età superiore a 50 anni il 27,9% dei casi e meno di 19 anni il 21,9% dei casi (età mediana 37 anni).