Dopo le dimissioni dalle sue cariche istituzionali e il ricovero presso la clinica Villa Luana di Poli, Nilde Iotti non cessò di tenersi in contatto con alcuni dei suoi colleghi e amici di sempre. Tra questi ci fu Walter Veltroni, all’epoca segretario dei Democratici di Sinistra (incarico che ricoprì fino al 2001). Una delle sue ultime lettere la indirizzò proprio a lui, in risposta al saluto e agli auguri che il politico le aveva rivolto subito dopo il suo addio alla Camera: “Voglio dire che le tue parole, e il risalto che, mi dicono, esse hanno avuto, mi sono di conforto e soprattutto di sprone a fronteggiare e superare con tutta la tenacia che mi resta le difficilissime condizioni in cui versa la mia salute. Spero che i tuoi auguri valgano, un giorno, a consentirmi di abbracciarti forte”. (agg. di Rossella Pastore)
Com’è morta Nilde Iotti? La malattia alla pelle e l’infarto
Nilde Iotti, politica emiliana nota per essere stata la prima donna nella storia della Repubblica italiana ad aver ricoperto il ruolo di presidente della Camera, venne a mancare il 4 dicembre 1999 dopo aver rinunciato a tutti i suoi incarichi circa un mese prima. Da tempo, infatti, soffriva di una grave malattia alla pelle che la costrinse a non partecipare nemmeno al voto per eleggere il presidente della Repubblica che si tenne a maggio dello stesso anno. Le dimissioni furono accolte con un lunghissimo applauso. La Iotti sedeva a Montecitorio dal 1948 (nel 1946 era anche stata eletta membro della Costituente). Degno di nota, tra gli altri, il saluto del suo vecchio amico e compagno di partito Giorgio Napolitano, che tornò a ricordarla nel 2006 in occasione del discorso pronunciato alle Camere durante il giuramento presidenziale: “E ancora, abbiamo da contare – mi si lasci ricordare la splendida figura di Nilde Iotti – sulle formidabili risorse delle energie femminili non mobilitate e non valorizzate né nel lavoro né nella vita pubblica: pregiudizi e chiusure, con l’enorme spreco che ne consegue, ormai non più tollerabili”.
Morte Nilde Iotti, le parole del suo medico curante
A pochi giorni dalle dimissioni, il 4 dicembre 1999, Nilde Iotti si spense a Roma, nella clinica Villa Luana di Poli, a causa di un arresto cardiaco. “La sua morte è un grande dolore per me che la avevo in cura da 40 anni”, commentò subito dopo Mario Spallone, medico e proprietario della clinica. “Era consapevole della gravità delle sue condizioni. Si rendeva perfettamente conto di andare incontro alla fine. In questi ultimi giorni si incontrava spesso con l’ex parlamentare Paolo Bufalini, anche lui ricoverato nella nostra clinica”. La Iotti, insomma, rimase lucida fino alla fine.