Questa settimana vi parlerò della nuova stagione di Lupin con Omar Sy prodotta da Gaumont per Netflix. È una scusa per parlare di calcio europeo, oggi si giocherà Portogallo-Francia. Riavvolgiamo il nastro al 10 luglio 2016, stadio Saint Denise a Parigi, finale del Campionato Europeo, dove i portoghesi sconfiggono i galletti 1-0, gol di Eder, con un Cristiano Ronaldo che esce per infortunio al 25′ del primo tempo. Quest’anno sarà dura, i francesi hanno uno squadrone da paura, andate a vedere i convocati, mentre i campioni in carica oltre a CR7 hanno un Bruno Fernades che ha fatto faville al Manchester United e il giovane Joao Felix stellina dell’Atletico Madrid. Ronaldo ha fatto le ultime partite con il piede sinistro forse per risparmiarsi per l’Europeo e intanto sta cercando squadra. Speriamo resti alla Juve dove con Allegri potrebbe combinare poco.
L’allenatore della Francia è Didier Deschamps, grande uomo e calciatore, ha vinto tutto sia da atleta che da mister. I tifosi bianconeri dovrebbero ringraziarlo, riportò la squadra in serie A dopo le indecorose azioni dei vertici, ma per divergenze con il direttore sportivo, a campionato cadetto vinto, si dimise a due giornate dalla fine. Coraggioso, aveva capito che rimanendo sarebbe entrato nel vortice delle appropriazioni indebite poi verificatesi. Mettendola sul religioso, l’incontro potrebbe essere un Fatima vs Lourdes, due dei santuari Mariani più visitati d’Europa, anche se chi vince è sempre Lei, la Madonna. Due luoghi da andare da pellegrini per noi credenti. Come ha fatto recentemente Salvini, che tornato da Fatima ha regalato i rosari benedetti a molti parlamentari. Probabilmente tiferà Portogallo, che nella prima partita ha sconfitto 3-0 l’Ungheria dell’italiano Marco Rossi, una partita scialba sino all’84’, botta di fortuna con due rimpalli, poi un rigore di Ronaldo che nel recupero ha avuto un estro dei suoi mentre i Campioni del Mondo si son fregati la Germania con un’autorete. Ma i crucchi si son rifatti alla grande con i lusitani, 4-2. Ronaldo ha segnato il vantaggio con un gol che solo Calloni avrebbe sbagliato, poi l’atalantino Gosens ha asfaltato i portoghesi. Che ora rischiano di brutto di andare in vacanza. La Francia dal canto suo ha pareggiato 1-1 con i magiari messi bene in campo a Budapest in uno stadio stracolmo con 55.000 tifosi biancorossi. Domanda extraeuropei: ma in Ungheria oltre alle leggi no aborto, no eutanasia, no gay, il no ha battuto anche il Covid-19?
Ma torniamo alla serie Netflix. La seconda stagione di Lupin è costituita di cinque episodi, ma è già prevista la terza per l’inizio del 2022. L’eroe francese continua la sua battaglia per far emergere la verità sulla non colpevolezza del padre, riabilitandone la memoria e mettere in gattabuia il cattivone e riccone Pellegrini. Niente da spartire con Ernesto Pellegrini presidente dell’Inter dello scudetto dei record 1988-889 e di due Coppe Uefa, che con il suo ristorante solidale Ruben aiuta i poveri dove possono cenare con 1 (uno) solo euro.
La partenza della seconda stagione nel primo episodio non è all’altezza dell’apertura della serie del 2020, ma poi pian piano si riprende. Molti i flashback di Lupin giovane studente che con l’aiuto del suo amico Benjamin Ferel, che è ancora un suo sodale, compie le prime imprese rubentine. Flashback dell’innamoramento con l’attuale madre di suo figlio Raul e della storia adolescenziale con la figlia di Pellegrini che ora circuisce per incastrarne il padre.
Lupin viene accusato di omicidio e ricercato, fughe e inseguimenti, mentre il cattivone con la sua fondazione ordisce un inganno per sottrarre dieci milioni di euro di donazioni con un evento concertistico. Gli episodi salgono ben presto di tono diventando avvincenti e con salti temporali ci viene svelato come il nostre eroe gabba Pellegrini portandolo alla sbarra insieme al commissario capo parigino. E scusate se son stato succinto, ma non voglio spoilerare. I colpi di scena sono molti ed efficaci e anche i personaggi a lato, come i poliziotti, danno il loro buon contributo. Spettacolare l’ultimo episodio sia per le riprese che per il montaggio. In questa cinquina si scoprono gli inizi di Omar Sy/Assane Dop/Lupin ma soprattutto il suo lato umano e affettivo, l’amore per il figlio in primis.
E poi la bellezza di Parigi notturna con l’inseguimento in auto (niente però a che vedere con Spectre a Roma) per les Champs Elysees, l’Arc de Triomphe, il lungo Senna; il Museo d’Orsay e i particolari cunicoli con mura di ossa e teschi delle Catacombe parigine. Mancano la Tour Eiffel e le meravigliose chiese, ma le vedremo.
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