Prosegue il dibattito sui referendum sulla giustizia promossi da Lega e Radicali, ma negli ultimi giorni ha destato scalpore la posizione dell’Anm. Carlo Nordio è netto: «Siamo al punto più basso nella storia della magistratura». L’ex procuratore aggiunto a Venezia ha stroncato le dichiarazioni di Giuseppe Santalucia, che ha invocato una ferma reazione dinanzi all’iniziativa, parlando di «minacce pericolose».
Intervenuto ai microfoni de Il Giornale, Carlo Nordio ha giudicato impropria e pericolosa la posizione di Santalucia sui referendum sulla giustizia, ricordando i numerosi scandali delle ultime settimane. Dalle rivelazioni di Palamara al caso Storari-Greco, ma il più grande è legato al Csm: «Invece di interrogarsi seriamente e di fare autocritica dopo quel che aveva raccontato Palamara, ha pensato bene di espellerlo dalla magistratura e di metterci una pietra sopra. Una manifestazione di arroganza e anche una contraddizione in termini».
CARLO NORDIO: “REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA SONO SACROSANTI”
Nel corso della lunga intervista a Stefano Zurlo, Carlo Nordio ha spiegato che già venticinque anni fa sosteneva che i giudici non volevano essere controllati, ribadendo che oggi è una minoranza, «in sostanza l’Anm», ad aver sporcato la nostra immagine di toghe. Poi una battuta sui referendum sulla giustizia, rimarcando ancora una volta che sono sacrosanti: «Semmai sono uno stimolo al Parlamento che è paralizzato. L’Anm sbaglia nel contrapporre il Parlamento al popolo. È un grave errore di valutazione, ma anche uno sconfinamento non gradito. L’ultima mossa sbagliata di una minoranza che ha perso autorevolezza e credibilità».