Nine months – Imprevisti d’amore si presenta come una seria commedia “lifestyle”, ma il film è messo insieme da cliché (la futura mamma come una macchina da bambino radiosamente centrata, il papà come un disastroso relitto), ed è punteggiato da episodi rauchi di farsa dei cartoni animati: risse a pugni e incontri urlanti, Robin Williams nei panni di un ostetrico russo imbranato (parla con un accento strano, no?). Tom Arnold, che sembra aver appena ingoiato Jackie Gleason e Art Carney, si presenta come uno scemo chiacchierone che adora i suoi tre figli; il film ti colpisce agli occhi con la sua normalità trasandata, affermativa e da ragazzo di famiglia. Eppure Nine Months, nonostante tutta la sua sciatta fecondità, è portato avanti dalle personalità delle sue star – in particolare, da Grant. A quanto pare, il suo recente imbarazzo pronto per i tabloid potrebbe essere la pausa di carriera più perversamente fortunata che una celebrità abbia mai avuto.
Nine months – Imprevisti d’amore, il film con Hugh Grant
Nine months imprevisti d’amore va in onda oggi, venerdì 25 giugno, su Rai 2 alle 16:00. Si tratta di una commedia romantica con Hugh Grant e Juliane Moore. Un altro attore di spicco nel cast è Robin Williams e musiche sono state curate dal famoso compositore Hans Zimmer. Grant è un esecutore sorprendentemente accattivante, ma quando sorride, accade la cosa più strana: il suo labbro superiore si solleva, in stile William Buckley, esponendo un lampo luminoso di denti, ma gli angoli della sua bocca si arricciano in un cipiglio, come se potesse ‘ Non devo proprio decidere se cedere a tutta questa faccenda di lucidità e felicità. Quell’ambivalenza emotiva si riflette negli occhi che brillano ma si increspano agli angoli, nei lunghi piani piatti delle sue guance, che sembrano abbassare il suo intero viso. In questo remake di una commedia francese, Columbus rimbalza tra sentimentalmente e farsesco. I pezzi migliori appartengono ai personaggi marginali: l’artista oscillante di Jeff Goldbum e l’eccitabile ostetrico russo di Robin William. Williams carica attraverso le sue scene vomitando ampi ma esilaranti malapropismi. È difficile fare una buona commedia romantica con riguardo; “Nine Months” continua a inginocchiarsi per adorare nel santuario della genitorialità.
Nine months imprevisti d’amore, la trama del film
Nine months imprevisti d’amore parla di un compiaciuto yuppie di San Francisco, Samuel (Hugh Grant), che viene sconvolto quando la sua ragazza da cinque anni, la bella e adorante Rebecca (Julianne Moore), annuncia di essere accidentalmente rimasta incinta. Sebbene i due non siano sposati, lei vuole tenere il bambino, e Samuel, un tipo affettuoso anche se fastidiosamente contenuto, è uno psichiatra infantile che è innervosito dai bambini. Lui quindi inizia a prepararsi per la paternità. Il suo cuore dice qualcos’altro, però. È terrorizzato dall’idea di mettere su famiglia (cioè di seppellire la sua libertà sotto una vita di fastidiose responsabilità), e il film assume la forma di una serie di shock comici somministrati al nostro eroe, fino a quando non si libera dal suo egoismo.