Niente più mascherine all’aperto da lunedì 28 giugno. Cade l’obbligo, a meno che non vi sia rischio di assembramento o distanza sufficiente. Ma non è una svolta definitiva, seppur importante. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha precisato, infatti, che ciò vale in zona bianca. Il Comitato tecnico scientifico, come indicato dal suo portavoce Silvio Brusaferro, ritiene che l’obbligo possa essere superato nelle cosiddette zone bianche, “salvo i contesti in cui si creino le condizioni per un assembramento”, come mercati, fiere e code. Quando resta l’obbligo? Inoltre, la mascherina va sempre portata con sé per indossarla quando si creano le condizioni per farlo. Per il Cts poi va “raccomandato fortemente l’uso della mascherina nei soggetti fragili e immunodepressi e a coloro che stanno loro accanto”, va “indossata negli ambienti sanitari secondo i protocolli in essere” e l’obbligo va mantenuto in tutti i mezzi di trasporto. Non siamo, dunque, ancora nella fase in cui possiamo dimenticare le mascherine a casa. All’aperto bisogna continuare ad usarle, così come dove c’è rischio assembramento o quando ci si rende conto che non si può rispettare la distanza interpersonale.
OBBLIGO MASCHERINE: “ATTENUARLO E’ UN AZZARDO”
È bene allora chiarire i casi specifici in cui permane l’obbligo delle mascherine. In nar, pizzerie, ristoranti e locali si può togliere la mascherina quando si è seduti al tavolo, invece va indossata quando ci si alza. Resta obbligatoria nei luoghi chiusi, come musei, cinema e teatri. In quelli all’aperto, però, va indossata solo se c’è rischio assembramento. Inoltre, è obbligatoria all’interno di negozi e centri commerciali, mezzi pubblici, treni e durante viaggi in aereo. I pareri comunque sono discordanti. “In una situazione come l’attuale, attenuare l’obbligo della mascherina mi sembra un azzardo”, ha dichiarato ad esempio Paolo Villani, professore di Igiene e direttore del dipartimento di Sanità pubblica e Malattie infettive alla Sapienza, al Corriere della Sera. Quindi ricorda che “in qualsiasi occasione all’aperto potresti dover indossare la mascherina anche se non era programmato”. E fa degli esempi: se si è in fila per prendere un gelato, per uno spettacolo teatrale. Quindi, le mascherine non vanno dimenticate, perché non avremo mai la certezza di non imbatterci in un assembramento.