L’osteopatia, da oggi, anche in Italia viene riconosciuta come professione sanitaria. L’annuncio è giunto da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, che come spiega Corriere della Sera ha confermato il completamento del percorso da parte del Governo per istituire la professione sanitaria dell’osteopata. “Si completa, con il Cdm di oggi, il percorso del Governo per istituire la professione sanitaria dell’Osteopata. È un momento importante per tanti professionisti e per quei cittadini che hanno bisogno delle loro prestazioni”, ha scritto Speranza.
L’accordo era stato sancito lo scorso 5 novembre 2020 e, come si legge nella nota del governo, descrive “l’individuazione della figura e del profilo dell’osteopata, gli ambiti di attività e competenza e il contesto operativo. In particolare, si definisce il campo di intervento del professionista abilitato, si descrivono le attività di valutazione e le modalità operative del trattamento, si individuano le strutture ove si svolge l’attività professionale”. Per i criteri di valutazione dell’esperienza professionale e per i criteri “per il riconoscimento dell’equipollenza dei titoli pregressi alla istituenda laurea in osteopatia”, il governo rimanda ad un successivo accordo che dovrà essere stipulato in Conferenza Stato-Regioni.
OSTEOPATIA È PROFESSIONE SANITARIA IN ITALIA
Il riconoscimento della professione sanitaria dell’osteopatia ha rappresentato motivo di grande gioia per i tanti osteopati italiani i quali attendevano questo giorno dal 2018, ovvero da quando era stato previsto dalla legge Lorenzin. All’epoca però i provvedimenti attuativi non erano mai arrivati e tutto era stato lasciato in attesa. Dopo la decisione del governo, non si è fatto attendere proprio il commento della Lorenzin che ha definito la decisione “un risultato di valore per quei professionisti, ora a pieno titolo sanitari, e per le persone da loro assistite”. La stessa ha auspicato che si possa procedere rapidamente con la definizione dell’ordinamento didattico, la valutazione dei titoli pregressi e l’istituzione di un Albo negli Ordini Tsrm e Pstrp. Fino ad oggi la professione di osteopata era già riconosciuta in diversi paesi tra cui Gran Bretagna, Francia, Portogallo e Svizzera. A commentare la notizia anche Paola Sciomachen, presidente del Registro degli osteopati d’Italia (Roi): “Oggi viviamo una giornata storica, che gli osteopati italiani aspettavano da molto tempo”.