L’ex pm Maria Angioni, tra le prime ad essersi occupate del caso di Denise Pipitone è stata indagata in questi giorni. Del caso si è occupata anche la trasmissione Chi l’ha visto nella puntata di ieri, commentando le ultime novità. Il programma di Rai3 ha cercato di capirne di più sui punti che la procura di Marsala avrebbe contestato alla dottoressa Angioni, oggi giudice del lavoro a Sassari. La magistrata è stata intercettata da Chi l’ha visto subito dopo essere stata indagata per false dichiarazioni al pm. “Naturalmente è un atto molto forte nei confronti di un magistrato indagarlo”, ha commentato la conduttrice Federica Sciarelli.
Sentita telefonicamente da una inviata della trasmissione di Rai3, l’ex pm Angioni ha così commentato: “Cosa succede? Niente. Mi hanno contestato che quando mi hanno sentito al sit il 3 maggio senza darmi i documenti che avevano, infatti io questo l’ho lamentato, avrei detto delle cose un po’ discordanti da come risulterebbero dai documenti”, ha spiegato. Solo dopo essere stata indagata, dunque, la Angioni ha spiegato di essere riuscita “a poter depositare richiesta di copia di tutti i documenti”.
DENISE PIPITONE, EX PM ANGIONI PARLA A CHI L’HA VISTO
Ma quali sono le ragioni che avrebbero portato la procura di Marsala ad indagare l’ex pm Maria Angioni? “Io ho detto che era stata installata una telecamera e che poi non funzionava più e che ne ho dovuto attivare un’altra. Loro mi hanno fatto vedere i documenti relativi alla seconda telecamera”, ha spiegato, riferendosi a quella del motorino. La contestazione si baserebbe anche su un’altra cosa che lei avrebbe detto “che avevamo sentito a sommarie informazioni uno… Non lo dico chi… è una cosa vecchia del 2004. E loro invece mi hanno trovato dei documenti che non contengono quelle dichiarazioni”, ha proseguito la Angioni. L’ex pm tuttavia ha ribadito quanto già fatto sapere in un post Facebook: “Io il 14 maggio ho già depositato un esposto contro le modalità con cui è stata svolta quella sommaria informazione. Quindi ho depositato il mio esposto prima che venisse firmata l’informazione di garanzia”. Oggi, dice l’ex pm, crede di potersi permettere di parlare rispetto al passato. “Mi hanno contestato due fattuncoli”, ha aggiunto, “Ho parlato di mille cose e loro me ne hanno contestate due, le uniche dove sono riusciti a trovare, secondo loro, una discordanza”. Su quanto accadrà in futuro la Angioni non ha alcuna idea: “Noi abbiamo chiesto l’archiviazione immediata”. La dottoressa non si è detta neppure dispiaciuta dal momento che sapeva già tutto dallo scorso 4 giugno e per questo avrebbe comunque continuato a parlare.