L’attesissimo rapporto del governo Usa sugli Ufo è stato pubblicato. Non fa chiarezza, anzi aggiunge ulteriore mistero alla vicenda, ma rappresenta comunque una svolta, perché parla di 144 avvistamenti da parte dei militari americani, tramite radar da portaerei o da piloti di aerei in volo, dal 2004 al 2019. Fatta eccezione per uno, gli altri episodi sono tutti fenomeni inspiegabili. Dunque, il Pentagono, pur non avendo conferme, «non esclude la possibilità che gli oggetti siano extraterrestri». Il Congresso Usa aveva chiesto al governo un rapporto dettagliato dopo i numerosi casi segnalati dall’esercito americano. Quindi, nel 2020 è stata istituita una task force sui fenomeni aerei non identificati. Nel rapporto dell’Office of the Director of National Intelligence si evidenzia che la maggior parte degli avvistamenti è avvenuta negli ultimi due anni dopo che la Marina Usa ha messo in atto un meccanismo di segnalazione standardizzato.
Ma in 143 dei casi segnalati «mancano informazioni sufficienti nel nostro set di dati per attribuire gli incidenti a spiegazioni specifiche». Nel documento si usa comunque il condizionale, perché non si esclude che questi avvistamenti possano «essere tecnologie di un’altra nazione come la Cina o la Russia, altri potrebbero essere fenomeni atmosferici naturali come i cristalli di ghiaccio che potrebbero essere registrati sui sistemi radar, mentre il rapporto ha anche suggerito che alcuni potrebbero essere attribuibili a sviluppi e programmi classificati di entità statunitensi». Solo un caso è stato identificato con sicurezza ed è quello di un grande pallone aerostatico sgonfio.
Sugli altri, il documento della Difesa precisa che «i dati in nostro possesso sono largamente insufficienti per determinare la natura» di questi oggetti misteriosi. Un rappresentante dell’intelligence ha spiegato che in 21 dei casi «sembra che ci si trovi di fronte a una propulsione avanzata, o a qualche tecnologia avanzata» sconosciute agli Stati Uniti. Gli oggetti si muovono senza mezzi di propulsione identificabili, o con accelerazioni così rapide da essere al di là delle possibilità note di altre nazioni. (agg. di Silvana Palazzo)
UFO, ATTESO RAPPORTO INTEGRALE PENTAGONO
Potrebbe essere divulgato oggi il documento integrale della Difesa americana in cui sono riportati 120 tra i casi di avvistamenti di oggetti volanti non identificati avvenuti negli ultimi venti anni. In parte, il rapporto era stato anticipato parzialmente dal New York Times, secondo cui è emerso che gli Ufo «esistono, sono reali, ma non sono di origine americana». Le caratteristiche e i comportamenti fisici emersi sono impossibili «per le attuali forze aeree statunitensi». D’altra parte, non si può essere assolutamente certi che siano mezzi extraterrestri, né si può escludere che non siano veicoli alieni. Questo la sostanza principale dell’atteso rapporto della Difesa Usa sul fenomeno Uap (Unidentified Aerial Phenomena), il nome ufficiale attribuito agli Ufo. Le conclusioni non sono molto distanti da quelle suggerite dalle anticipazioni, ma ci sono elementi di interesse che porteranno il timbro dell’ufficialità. La prima novità è che questo documento conferma che il fenomeno Ufo (o Uap che dir si voglia) è reale. Dunque, c’è l’ammissione ufficiale da parte delle istituzioni dopo decenni di silenzio.
“UFO? NON POSSIAMO NEGARE ORIGINE ALIENA”
Il fenomeno Ufo è confermato da testimonianze visive, tracciati radar e immagini satellitari, ma non è comunque identificato, nel senso che il Pentagono non sa dire cos’è, di cosa si tratti. Quel che si percepisce è la presenza di oggetti capaci di interagire con la nostra realtà: volano, accelerano, salgono e scendono a velocità e con traiettorie che i mezzi a nostra disposizione non sono in grado di replicare. E se invece fosse una tecnologia di qualche Paese? Gli Stati Uniti si tirano fuori, ma non sarebbe neppure di provenienza russa o cinese, perché il fenomeno è globale. Infatti, la Cina ha dichiarato l’istituzione di una task force sugli Uap basata sull’intelligenza artificiale. Il rapporto del Pentagono che dovrebbe essere pubblicato oggi non sembra in grado di fornire risposte, ma di lanciare nuove domande. «Non ci sono prove per confermare l’origine aliena di questi fenomeni ma nemmeno per negarla», la conclusione di questa relazione. Dunque, non si sa granché, ma almeno c’è un punto fermo: il fenomeno Ufo esiste ed è reale. Ora si tratta di provare a comprenderlo.