Le bandiere arcobaleno, simbolo dell’attivismo LGBTQ+, non sono riferimenti politici. Sulla vicenda è intervenuta l’Uefa, la federazione europea di calcio, che ha fatto chiarezza sull’argomento, precisando, prima del fischio di inizio di Olanda-Repubblica Ceca (giocatasi ieri nello stadio di Budapest): “La Uefa – si legge in una nota – ha informato la federazione dell’Ungheria che i simboli con i colori dell’arcobaleno non sono politici e che, in linea con la campagna Equal Game della Uefa contro ogni discriminazione, incluse quelle verso la comunità Lgbtqi, bandiere di quel tipo saranno consentite dentro lo stadio”.
La federazione ha poi aggiunto che “Al contrario di quanto riportato da media olandesi, non è stato vietato alcun simbolo coi colori arcobaleno nella fan zone di Budapest, e che la fan zone è sotto la responsabilità delle autorità locali. La Uefa al contrario accoglierebbe molto volentieri ogni simbolo di quel tipo nella fan zone”. Stando a quanto riferisce la Rai, ai tifosi olandesi a Budapest sarebbe stato chiesto di consegnare le bandiere arcobaleno, simbolo contro la legge ungherese accusata di discriminare la comunità LGBTQ+; a comunicare tale decisione ai fan orange sarebbero stati gli agenti di sicurezza che avrebbero appunto sequestrato tutte le bandiere di cui sopra.
EURO 2020, UEFA DICE OK ALLE BANDIERE ARCOBALENO, MA LE POLEMICHE NON SI PLACANO…
Non si placano quindi le polemiche ad Euro 2020, campionato che quest’anno ha assunto una denotazione politica che ha fatto storcere il naso a molti. Recentemente la federazione era intervenuta contro la decisione di colorare di arcobaleno l’Allianz Arena di Monaco di Baviera in occasione della sfida fra Germania e Ungheria: “La UEFA – aveva comunicato in quell’occasione la Federazione tramite nota – comprende che l’intenzione è quella di inviare un messaggio per promuovere la diversità e l’inclusione, una causa che la UEFA sostiene da molti anni, avendo unito le forze con i club europei, le squadre nazionali e i loro giocatori, lanciando campagne e numerose attività in tutta Europa per sottolineare come il calcio dovrebbe essere aperto a tutti. Di conseguenza la UEFA ha proposto date alternative per l’illuminazione che si allineano meglio con gli eventi esistenti”.