Éric Zemmour, noto intellettuale francese, è intervenuto di fronte alle telecamere di “Livre Noir” per parlare di sé e delle sue possibili mire politiche, che potrebbero portarlo a candidarsi alle elezioni presidenziali in Francia. I passaggi principali delle sue rivelazioni sono state pubblicate in Italia in esclusiva da “Il Giornale”, che ha innanzitutto ricostruito il retroterra della famiglia dell’uomo, figlio di Lucette, casalinga, e Roger, paramedico. “I miei genitori mi hanno trasmesso prima di tutto il culto del lavoro e della scuola – ha dichiarato -. Per mia madre la scuola era qualcosa che andava al di là del sacro, dovevo essere sempre il primo della classe. Da parte di mio padre direi l’amore per la storia della Francia e per la letteratura, l’ammirazione per i grandi scrittori francesi e per il francese“.
L’intervistato si sbilancia poi sulla classe politica attuale, ricordando innanzitutto di avere conosciuto la fine dei gollisti storici, quando c’erano ancora Maurice Couve de Murville e Michel Debré, che avevano frequentato il generale De Gaulle, seriamente. “Ricordo molto bene anche Valery Giscard d’Estaing e Jacques Chirac. Dirò due cose che li differenziano dai politici di oggi: in primo luogo la conoscenza intima della storia. In secondo luogo la cultura; quando si discuteva con Giscard, con Peyrefitte o persino con Balladur, con gente così, bisognava conoscere certi libri, bisognava conoscere la storia della Francia, la conoscevano a menadito, avevano letto libri, sapevano cos’era la letteratura. François Hollande non ha letto una riga di Maupassant…”.
ÉRIC ZEMMOUR: “IO PRESIDENTE DELLA FRANCIA? SÌ, MI CI IMMAGINO”
C’è poi in Francia chi insinua che Éric Zemmour potrebbe pensare a una candidatura per le prossime presidenziali e il diretto interessato, a “Livre Noir”, ha affermato di non avere difficoltà a immaginarsi in quel ruolo, anzi: “Lo faccio già da molti mesi, da quando tutte le sere sono a CNews. Ogni sera finiamo per chiederci cosa viene proposto concretamente per risolvere i problemi della Francia, al di là della pura concettualizzazione. Penso sempre più a come mettere in pratica ciò che dico”.
D’altronde, l’intellettuale continua a pensare che ciò che manca attualmente alla classe politica transalpina sia la diagnosi e che vengano fatte proposte nel vuoto. “Non capiscono cosa succede, sia Marine Le Pen sia Macron. Bisogna trattare a monte la faccenda, se non vogliono ammetterlo, se non lo capiscono, faranno un buco nell’acqua”, ha aggiunto Zemmour, il quale ha concluso sottolineando che i suoi libri cominciano a datarsi, ma la politica non si impegna per risolvere i problemi.