La Commissione Europea ha fatto sapere di aver individuato cinque nuove terapie contro il covid. Bruxelles le definisce cinque terapie «promettenti» e «che potrebbero essere presto disponibili» in tutta l’Unione Europea a breve, notizia che ovviamente ci lascia ben sperare in vista di un persistere del covid nei mesi a venire. Dei cinque nuovi trattamenti, quattro sono a base di anticorpi monoclonali, come si legge sull’edizione online de IlMessaggero, e sono attualmente in fase di revisione in tempo reale da parte dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco.
La quinta terapia si basa invece su un immuno-sopressore già autorizzato per i pazienti non covid ma che a breve potrebbe essere applicato appunto anche per il trattamento di coloro che hanno preso il coronavirus. Se tutto andrà come previsto entro il prossimo mese di ottobre i cinque prodotti potrebbero ottenere il via libera da parte della Commissione Europea, e per quel periodo si elaborerà nel contempo un portafoglio di dieci potenziali terapie.
COVID, UE: CINQUE TERAPIE IN VIA DI APPROVAZIONE: “IL VIRUS NON SCOMPARIRA’”
“Stiamo facendo il primo passo verso un ampio portafoglio di terapie per il trattamento del Covid-19”, sono le parole di Stella Kyriakides, commissario europeo per la Salute, in merito all’approvazione di queste nuove cinque terapie, che ha poi spiegato: “Mentre la vaccinazione sta progredendo a velocità crescente, il virus non scomparirà e i pazienti avranno bisogno di trattamenti sicuri ed efficaci per ridurre il carico di Covid-19. Il nostro obiettivo è chiaro, puntiamo a identificare più candidati all’avanguardia in fase di sviluppo e ad autorizzare almeno tre nuove terapie entro la fine dell’anno”.
In Italia sono circa 6.000, ricorda Il Messaggero, i malati covid che sono stati trattati con gli anticorpi monoclonali, con il Lazio fra le regioni con il maggior numero di somministrazioni. In questa fase, però, complice le vaccinazioni e i contagi che stanno via-via diminuendo, le terapie con i monoclonali sono calate in maniera sensibile e tra il 18 e il 24 giugno sono state solamente 57 le prescrizioni.