Nel corso della puntata di Lombardia Nera è stato affrontato il caso dello scontro tra motoscafi avvenuto nei giorni scorsi sul Lago di Como e nel quale ha perso la vita un giovane 22enne. La barca che ha travolto il motoscafo con a bordo tre italiani era timonata da una ragazza belga che resta in Italia ai domiciliari. A scendere in campo dopo la vicenda è stata anche la Lega che ha chiesto a gran voce di cambiare la normativa. Erano le 16.30 del pomeriggio dello scorso 25 giugno quando in acqua, fermo, c’era un piccolo motoscafo preso a noleggio con a bordo tre giovani amici. “Attenti, ci vengono addosso”, queste le parole che Luca Fusi, 22enne di Guanzate fresco di laurea alla Bocconi avrebbe urlato agli amici. Un altro motoscafo più grosso li travolge senza neppure provare a sterzare. Luca muore sul colpo, gli altri due se la cavano proprio grazie al suo grido di aiuto.
Sul motoscafo che ha provocato l’incidente mortale ci sono 11 giovani ragazzi, alla guida una ragazza di 21 anni, tutti belgi. Il mezzo di loro proprietà viene utilizzato per lo sci nautico. Intanto proseguono le indagini anche se non sarebbe del tutto certo che stessero trainando uno sciatore. Al momento si attendono gli interrogatori dei due testimoni oculari della tragedia.
SCONTRO TRA MOTOSCAFI A COMO: MORTO LUCA FUSI, LA PROPOSTA DELLA LEGA
Sarebbero ancora tutte da verificare ma stando ad alcune voci in merito al caso dello scontro tra motoscafi pare ci fosse musica ad alto volume diffusa sul mezzo più grande e che avrebbe coperto le urla disperate di Luca. “Loro sono andati via e chi è morto è rimasto qua”, è il commento dei cittadini del paese della vittima, “Siamo rimasti tutti sotto choc”. L’avvocato Domenico Musicco in collegamento con la trasmissione ha commentato: “Anche noi, come la Lega, chiediamo l’omicidio nautico equiparato all’omicidio stradale”. A spiegare la differenza con l’incidente mortale sul Lago di Garda e sul diverso trattamento l’ha spiegata l’onorevole Silvia Sardone della Lega: “L’unica differenza è che sul Lago di Garda ci sarebbe stata un’omissione di soccorso, invece a Como no, ma secondo me resta il fatto che la linea deve essere chiara e non interpretabile. Noi chiediamo di equiparare all’omicidio stradale anche questi tipi di omicidio in modo da non rendere possibile prendere e tornare in Germania come accaduto per i due tedeschi. Ci deve essere rispetto per le vittime”. Matteo Salvini, ha aggiunto la Sardone, ha fatto sapere di essere pronto a battersi in ogni sede per fare in modo che le norme sull’omicidio stradale siano estese a quello nautico.