Si celebra oggi la Madonna delle Grazie, uno degli appellativi con cui la Chiesa venera Santa Maria. Il titolo può essere inteso in maniera duplice. È Madre della Divina Grazia in quanto Maria Santissima è Colei che porta la Grazie per eccellenza, suo figlio Gesù. Ma è anche la Regina di tutte le Grazie: intercede per noi presso Dio e fa sì che gli conceda ogni grazia. Secondo la teologia cattolica, Dio non nega nulla alla Santissima Vergine. Nella devozione popolare è proprio quest’ultimo aspetto ad aver fatto breccia, perché Maria ci appare come una mamma amorosa che ottiene ciò di cui abbiamo bisogno per la salvezza. Infatti, negli anni e nei secoli molti santi e poeti hanno richiamato questa potente opera di intercessione che Maria opera tra uomo e Dio. Ma nell’anno liturgico non c’è una festa specifica per la Madonna delle Grazie, che anticamente si celebrava il giorno di Pasquetta. Poi la festa è stata spostata al 2 luglio, come accade ancora. In Italia sono tantissimi i luoghi in cui si festeggia, con modalità diverse a seconda delle tradizioni.
MADONNA DELLE GRAZIE: LA DEVOZIONE DI GELA
Spesso le feste e celebrazioni della Madonna delle Grazie coincidono con altre manifestazioni del culto mariano. Spesso si ricollegano ad apparizioni o eventi miracoloso che la vedono protagonista. Si tratta di una figura precedente a quella di Maria stessa, in quanto già presente nel Vecchio Testamento. Ha trovato però in lei la consacrazione, in quanto è portatrice di una fede umile, dell’ascolto della Parola di Dio e dell’accettazione della volontà di Cristo. Nel suo cuore c’è il significato più autentico di questa Donna umile e obbediente. Il titolo di Madonna delle Grazie ha origine nelle “Nozze di Cana“, episodio biblico in cui Maria spinge Gesù a compiere il miracolo e sprona i servi dicendo loro di fare quello che Lui dirà. A Gela è la festività religiosa più sentita. Ed è anche una festa molto particolare per la lunga processione che accompagna il simulacro ottocentesco per le vie principali della città. Inoltre, molti fedeli decidono di procedere scalzi, pregando e portando in mano un grande cero decorato.