Scontro in diretta tv Maurizio Belpietro e Hasnain Abbas Bhatti a ‘Dritto e Rovescio’. In studio ieri sera si parlava del caso Saman Abbas e il rappresentante della Comunità Pakistana contestava la correlazione con la religione islamica. «Lei sa cosa succede per i matrimoni combinati in India, in Mozambico e Camerun? Sono paesi a prevalenza di cristiani dove ci sono comunque matrimoni combinati», ha detto al direttore de La Verità. «Stiamo cercando di confondere le acque citando cose a caso», la replica del giornalista. Ma Bhatti ha tirato dritto: «Tralasciate l’aspetto islamico, andiamo oltre. Il problema è nel patriarcato in alcune frazioni del Pakistan. Non è una questione di religione. C’è anche in Italia il patriarcato». A questo punto Belpietro ha citato alcune stragi, come quelle di Charlie Hebdo e del Bataclan. «Quando accadono il tentativo è sempre quello di nascondere la matrice religiosa». Il giornalista ha ricordato di essere anche finito a processo per aver affrontato apertamente la questione.
BELPIETRO VS BHATTI SU ISLAM
«Io sono stato citato in giudizio da questi signori perché mi vogliono impedire di dire che quel terrorismo è islamico e che si uccide in nome dell’Islam. Hanno provato a impedirmelo, a imbavagliarmi, ma non ci siete riusciti», il durissimo sfogo di Maurizio Belpietro a ‘Dritto e Rovescio’. Ma per il direttore de La Verità la religione islamica c’entra e per una ragione semplice: «Mette la donna in una posizione subalterna rispetto all’uomo. C’è scritto sul Corano e viene applicato dalle comunità islamiche». Inoltre, Belpietro ha ricordato che a differenza della Bibbia, i cui passaggi più cruenti non vengono applicati, «il Corano viene applicato in maniera cruenta da alcuni gruppi islamici». Ha poi aggiunto che la «sottomissione della donna è documentata, al punto che l’imam della più grande moschea egiziana fece un suo intervento dicendo che era giusto battere le donne. E poi di cosa vi stupite?». Dal canto suo Hasnain Abbas Bhatti si è detto non sorpreso dal fatto che Belpietro cita sempre l’Islam: «Ho letto l’articolo dove era scritto “islamici bastardi”». Allora il giornalista ha chiarito di ricordare bene la vicenda: «Fui assolto perché il fatto non costituisce reato».