Nuovo appuntamento con La vita promessa, la serie tv in replica su Rai1 che vede protagonista Luisa Ranieri nei panni di Carmela, una donna tenace e volitiva che prende la difficile decisione di trasferirsi negli Stati Uniti per andare alla ricerca di un futuro migliore. La serie è ambientata negli anni Venti, un periodo della storia d’Italia caratterizzato proprio dalle migrazioni di massa dei siciliani verso gli Usa e in particolare verso New York. Carmela Rizzo decide di lasciare la Sicilia anche per sfuggire alle attenzioni morbose di Vincenzo Spanò, colpevole dell’omicidio di suo marito e anche di un’aggressione a carico di uno dei suoi cinque figli. Nella sua prima messa in onda, La vita promessa ha ottenuto un buon riscontro di pubblico, con uno share pari al 26,12% e un seguito di circa 5,7 milioni di telespettatori. Grande soddisfazione anche da parte della protagonista, Luisa, che descrive Carmela come uno dei suoi personaggi più riusciti.
Luisa Ranieri è Carmela ne La vita promessa
Effettivamente, la sua Carmela è un personaggio molto ben caratterizzato, che si distingue tra gli altri soprattutto per il suo coraggio e la sua determinazione. La sua interprete la definisce “incredibile”, “forse uno dei più bei personaggi che abbia mai incontrato”: “Vediamo attraverso i suoi occhi anche l’evoluzione femminile da fine ’900 fino agli anni 30”, sottolinea Luisa nelle dichiarazioni riportate da Comingsoon.it. Molto importante per lei anche un altro elemento della serie, Rosa: “Rosa è forse la figlia che avrei voluto, nel senso che è quella che somiglia di più al mio personaggio perché è capace di scelte forti, è capace di seguire il suo amore, il suo ideale, ed è pronta a qualsiasi cosa per difendere la sua vita e i suoi figli. Quindi, per certe cose, ha delle analogie con il mio personaggio”.
Luisa Ranieri: “Anche noi siamo stati degli emigranti”
Quanto alla fiction in generale, Luisa Ranieri sostiene di aver molto apprezzato il messaggio che gli sceneggiatori hanno voluto inserirci, insinuando un parallelismo tra la condizione degli emigrati italiani dell’epoca e quella dei migranti che oggi approdano proprio sulle coste siciliane. “Questa storia è una sagra familiare secondo me bellissima, perché parla di grandi sentimenti, cose che riguardano tutti noi, e quello che è bello è che questo arrivi, arrivi lo sforzo (…) di raccontare un affresco che riguarda l’umanità, che non è una cosa solo del ’900, ma che riguarda anche oggi e qui e quindi forse ci può dare uno sguardo più dolce nel vedere che cosa succede adesso nel mondo, noi siamo stati degli emigranti”. L’appuntamento con la prima puntata è per oggi, 21.25, su Rai1.