Correva l’anno 2020, e prima che tutti noi scoprissimo amaramente Wuhan e i suoi pipistrelli, gli occhi del mondo intero erano puntati sul Molise. Addirittura? Eh già, perché il New York Times aveva scelto la piccola regione stretta in una morsa tra l’Abruzzo e la Puglia fra le 52 mete turistiche del 2020. Una terra ricca di storia – a partire dai primi uomini dell’età Di Pietro – e di piccoli borghi da visitare, come Scapoli, abitato solo da aitanti giovanotti.
Il Covid-19 aveva da poco fatto capolino, ma gli italiani non ci facevano ancora caso, a essere virale in quel momento era la pubblicità di Amadeus che annunciava l’imminente nuova edizione del Festival di Sanremo, che avrebbe celebrato – come dei Friends qualsiasi, il ritorno in scena dei Ricchi (visto che Poveri non lo erano più da un pezzo).
A quel punto, “maledetta primavera”, irrompe il Covid-19 e gli italiani imparano a convivere con parole strane, che solo uno Zingarelli, vocabolario che sa tante cose perché le ha rubacchiate in giro per il mondo, poteva rendere masticabili al volgo: pandemia, indice Rt, droplet, immunità di gregge (che abbiamo ben presto capito non essere una questione di lana caprina…).
In un paese dove i legami – familiari e sociali – sono molto forti, il governo s’inventa una nuova categoria di affetti: i congiunti. E chi sono? Parenti che sanno bene il congiuntivo? Parenti stretti da cui non ci si può staccare? No, solo l’aneddoto del salumiere ci aiuta a scoprirlo.
Intanto la pandemia costringe l’Italia a chiudere tutto. E’ il lockdown, una serrata generale che mette in crisi tante aziende, interi settori economici perdono il proprio giro d’affari e tanti lavoratori vengono messi in cassa integrazione. A salvare un po’ la baracca arriva il blocco dei licenziamenti e i giovani, già alle prese con pochi sbocchi lavorativi, cominciano a guardare con interesse a una nuova professione, virile e virtuosa: il virologo, specializzazione che garantisce fama e visibilità in poco tempo, come per i grandi calciatori.
Ma prima di lavorare i ragazzi devono passare l’esame di Stato. Con il Covid la maturità prende una forma nuova, inedita, perché va fatta a distanza (come la didattica…): da casa, davanti a un pc, si studia meno che in classe e i risultati si vedono: alla prima domanda cala subito il gel!
In mes a tutto il bailamme della pandemia emerge il dibattito sul Mes (Meccanismo europeo di stabilità): questo fondo salva-Stati va preso oppure no? Gli Stati (e le forze politiche) litigano aspramente, senza riuscire a trovare un buon compromes.
Anche il governo Conte non sa prendere posizione, perché al suo interno è diviso: il Pd vorrebbe il Mes, i Cinquestelle no. Ma “l’avvocato del popolo” mette tutti d’accordo su un acronimo, davanti al quale anche un genio come lo Zingarelli deve gettare la spugna. E’ vero che il nostro sistema legislativo prevede decreti legge, decreti legislativi, disegni di legge, proposte di legge eccetera, ma chi mai aveva sentito parlare dei Dpcm?
Ci si avvia alla fine dell’anno e a catturare l’attenzione, come all’inizio con il Molise, è un piccolo stato degli Stati Uniti: lo Utah. Perché? Perché nella corsa che porterà alla Casa Bianca, Donald Trump e Joe Biden danno vita a una sfida molto combatt-Utah, giocata fino all’ultimo voto.
Il 2020 si chiude con la seconda ondata della pandemia e con un secondo piccolo lockdown natalizio. E noi, come cadeaux di fine anno, abbiamo ben pensato di offrire ai nostri affezionati lettori un piccolo dizionario di questo annus horribilis. Curato dallo Zingarelli? Macché, dalla ben più titolata, in materia di Covid, Accademia della Usca e… arrivederci a settimana prossima! Siete pronti a passare un nuovo anno con noi?
(10-fine)