Sono giorni all’insegna dei social per Ermal Meta, che recentemente si è lasciato coinvolgere prima nella polemica del post di Madame contro un suo fan particolarmente insistente, e poi ha scatenato l’ira del popolo social per un tweet, apparentemente innocuo, sui tormentoni musical estivi che, a quanto pare, ha toccato Sangiovanni e i suoi fan. In tutta questa polemica, in verità, ciò che viene da chiedersi è se sia rimasto un po’ di spazio per la musica, quella vera. Quella suonata dal vivo o in studio. E fortunatamente, per i seguaci di Ermal Meta, la risposta è sì. Probabilmente sarà stato lo spostamento delle date del tour previsto per Dicembre 2021, ma posticipato al 2022, a far prevalere i cinguettii e le condivisioni dei post rispetto a tutto il resto. Fatto è, nonostante al momento le date non siano tantissime, che almeno abbiamo la certezza di un tour che nel 2022 porterà l’artista albanese nelle principali città italiane, con un’attenzione verso location di una certa importanza e prestigio: Roma, Milano, Firenze, Bologna, Bari e perfino la splendida cornice del Teatro di Taorminia, dove già si esibì nel 2018. Per l’anno in corso ci dovremo accontentare solo di qualche anteprima, come quella di settembre nelle splendida cornice del Teatro di Taorminia. E per i fan più insaziabili, per quelli che seguirebbero il proprio artista fino in cima al mondo, si potrà approfittare della vera anteprima prevista il prossimo 26 luglio all’Air Albania Stadium di Tirana, per festeggiare insieme ai suoi connazionali i 30 anni dalla caduta del regime.
Ermal Meta, la sua carriera
Benchè naturalizzato italiano, non tutti ricorderanno che in verità Ermal Meta nasce a Fier, a un centinaio di chilometri dalla capitale Tirana. La carriera musicale di Ermal Meta è iniziata all’insegna delle band, con le due esperienze di Ameba 4 e La fame di Camilla. Poi si è dedicato all’attività di autore, scrivendo per importanti nomi come Patty Pravo, Emma, Francesco Renga e i Negrita. L’esperienza da autore lo porta in breve tempo alla carriera solista, con cui arriva anche il successo. Gli anni duemila culminano con la vittoria al Festival di Sanremo del 2018, in coppia con Fabrizio Moro per il brano “Non mi avete fatto niente”. Nel 2021 Ermal Meta pubblica Tribù Urbana, per l’etichetta Mescal di Luciano LIgabue e Valerio Soave. L’album ha avuto un ottimo riscontro da parte della critica che lo ha giudicato come il suo lavoro migliore, caratterizzato da una scrittura di altissimo livello e innovativa, a tratti sperimentale rispetto alla produzione degli scorsi anni. L’ultimo estratto dell’album è “Uno” ovvero un inno alla belle dell’uguaglianza, ognuno diverso ma tutti uguali se osservati dalla giusta prospettiva. Nel brano si registra anche la presenza del Coro del Dipartimento POP/ROCK del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.