Proseguono le audizioni alla Procura di Marsala per la scomparsa di Denise Pipitone. Ieri è stato ascoltato Gaspare Ghaleb in quanto persona informata sui fatti. Il programma “Chi l’ha visto?” ha precisato che si tratta di un testimone assistito, quindi nelle audizioni c’era con lui l’avvocato Walter Marino, in quanto è stato condannato, e poi prescritto, per false testimonianze ai pm. Peraltro, è l’unico condannato nel processo per il rapimento della bambina di Mazara del Vallo. Il nome del giovane di origini tunisine torna in una lettera anonima, molto dettagliata, che è stata inviata al legale di Piera Maggio, l’avvocato Giacomo Frazzitta, e alla stessa redazione della trasmissione. Nella missiva si parla di un’automobile lanciata a tutta velocità per le strade di Mazara del Vallo il giorno in cui Denise Pipitone scomparve.
Inoltre, in quella lettera si precisa che la bambina era in quell’auto e con lei ci sarebbero state tre persone ben specifiche. «Guardo dal visore dello specchietto e vedo e sento una bambina gridare. “Aiuto mamma, aiuto, aiuto!”».
DENISE PIPITONE, I DUBBI SULLA LETTERA ANONIMA
Il testimone scrive nella lettera che a lato guida c’era proprio Gaspare Ghaleb, all’epoca dei fatti ragazzo di Jessica Pulizzi. Invece con Denise Pipitone, secondo quanto ricostruito nella missiva, ci sarebbe stata una donna che teneva la bambina per i piedi e le avrebbe messo una mano sulla bocca per non farla urlare. L’autore di questa lettera si dice sicuro poi che a rapire Denise Pipitone siano state tre persone, tra cui il giovane di origine tunisine. Invece i nomi delle altre due persone sono stati oscurati dalla trasmissione. A proposito del fatto che si fa avanti solo ora, ha spiegato di nona aver parlato prima per paura di ripercussioni su di sé e la sua famiglia, soprattutto per proteggere i suoi figli. Ma questa testimonianza cozza con quella del carrozziere che sì registro la presenza a Mazara del Vallo di una vettura che si spostava a tutta velocità quel giorno, ma disse che c’era solo una donna bionda con una sfumatura rossa, senza alcuna bambina. Il giallo non solo resta aperto, ma si infittisce.